L'istituto belga per i servizi postali e le telecomunicazioni (BIPT) diventerà l'autorità di vigilanza preposta al controllo dei contenuti su Telegram per l'intera Ue. A rivelarlo è un'inchiesta del giornale belga De Standaard. La sorveglianza sull'app nota per ospitare gruppi estremisti, chat di fondamentalisti religiosi, spaccio di sostanze stupefacenti e pornografia illegale, dovrebbe essere affidata alle autorità belghe a causa di una specificità della nuova legge europea sui servizi digitali (Dsa).
Grazie al testo entrato in vigore a febbraio, infatti, tutti i social media e le app devono essere rappresentati da un'entità giuridica in Europa e Telegram, con sede a Dubai, ha nominato la società belga Edsr come suo rappresentante europeo. Di conseguenza, il regolatore belga delle telecomunicazioni Bipt dovrà diventare automaticamente l'autorità competente sulla sorveglianza dei contenuti. "Supponiamo che qualcuno nei Paesi Bassi o in un altro Stato membro inciti alla violenza contro una sinagoga o una moschea e che si scopra che Telegram non ha fatto nulla, in quel caso si potrà presentare un reclamo al Bipt", ha commentato Mathias Vermeulen di Awo, un'organizzazione per la sicurezza e la privacy digitale. "Questo principio si applicherà a tutte le persone o istituzioni tra Lisbona e Helsinki che identificheranno la presenza di contenuti illegali su Telegram", aggiunge Vermeulen.
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