Nuovi autobus a emissioni zero dal 2035 (con una tappa intermedia del 90% nel 2030) e riduzione del 90% al 2040 per i camion. Dopo le auto, il 13 maggio è arrivato il via libera finale dai Paesi Ue alla stretta sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, come camion e autocarri.
Nel corso del Consiglio Istruzione - il primo appuntamento utile per l'ok - i ministri dei Ventisette hanno approvato l'accordo politico raggiunto a gennaio con il Parlamento europeo. L'Italia ha votato contro, insieme alla Polonia e alla Slovacchia. La Repubblica ceca si è invece astenuta. Gli obiettivi del nuovo regolamento prevedono una traiettoria di riduzione del 45% delle emissioni al 2030, del 65% al 2035, e del 90% al 2040, oltre al target del 15% al 2025 già previsto dalla normativa vigente. I target si applicheranno ai camion superiori alle 7,5 tonnellate e agli autobus privati.
Per i nuovi bus cittadini è invece previsto un taglio delle emissioni del 90% entro il 2030, per poi raggiungere le emissioni zero entro il 2035. Nel 2027 l'Ue condurrà una valutazione intermedia degli obiettivi. Nelle scorse settimane, nel testo concordato con il Parlamento è stato aggiunto un 'considerando', nato da una richiesta tedesca, per vincolare la Commissione europea a valutare l'opportunità di introdurre una metodologia per la registrazione di veicoli commerciali pesanti che funzionano esclusivamente con carburanti neutri in termini di CO2, entro un anno dall'entrata in vigore del provvedimento.
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