Più cooperazione tra gli Stati membri in materia di clima ed energia potrebbe valere un risparmio per i ventisette fino a 248 miliardi di euro tra 2024 e 2050. Queste le stime dell’istituto Ifo di Monaco in uno studio pubblicato per conto della Camera di commercio e dell'industria di Monaco e dell'Alta Baviera per calcolare i costi necessari per rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
“L’azione congiunta per il clima è sempre migliore dell’azione nazionale per il clima”, ha dichiarato Mathias Mier, ricercatore ifo e autore dello studio. Nello scenario peggiore preso in esame nello studio, a partire dal 2031 ogni paese europeo porterà avanti, separatamente, la propria azione climatica per la neutralità climatica entro metà secolo, con costi fino a 8.629 trilioni di euro in tutto il continente. Se tutti i paesi insieme raggiungessero la neutralità climatica per l’Ue entro il 2050, i costi scenderebbero a 8.381 trilioni di euro in totale. In uno scenario di neutralità climatica anticipata al 2039, i costi sarebbero ulteriormente ridotti a 8.310 trilioni di euro.
In una nota, l'istituto spiega di aver modellato nello studio il mix dell'Unione al 2050 tenendo conto di altri settori regolati dal sistema di scambio di quote di emissioni dell’Ue, come parti della produzione industriale, dell’aviazione e delle spedizioni.
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