In arrivo la stretta Ue sulle spedizioni di rifiuti. Dal 20 maggio sarà in vigore il nuovo regolamento dell’Ue con norme più severe per l’esportazione dei rifiuti verso Paesi terzi. Secondo le nuove regole, i rifiuti non possono essere inviati verso paesi non appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) a meno che il Paese non indichi la propria disponibilità a importare i rifiuti e possa dimostrarne la gestione "ecologicamente corretta".
Secondo le stime di Bruxelles, l’Ue nel 2020 ha esportato 32,7 milioni di tonnellate di rifiuti verso Paesi non Ue, circa il 16% del commercio mondiale di rifiuti, mentre 67 milioni di tonnellate di rifiuti vengono spedite ogni anno all'interno del continente. Il regolamento vieta le spedizioni di tutti i rifiuti destinati allo smaltimento all'interno dell'Ue, a meno che non siano concordati e autorizzati con una procedura di notifica e approvazione scritta preventiva. Bruxelles si è impegnata inoltre a monitorare le esportazioni di rifiuti verso i paesi Ocse e prenderà provvedimenti qualora tali esportazioni causino problemi ambientali nel Paese di destinazione.
"Il nuovo regolamento sulle spedizioni di rifiuti farà sì che, quando l'Ue esporta rifiuti, questi arrivino a destinazioni dove possono essere gestiti in modo sostenibile contribuendo a un'economia pulita e circolare”, ha spiegato in una nota il commissario europeo per l’ambiente, Virginijus Sinkevičius. Il nuovo regolamento - secondo le nuove norme - è una parte importante della transizione verde, in cui i rifiuti saranno sempre più trasformati in risorse preziose. Renderà le spedizioni agevoli, più semplici e digitali, contribuendo alla crescita dell'industria del riciclaggio e riducendo l'inquinamento dovuto alla cattiva gestione e al traffico illecito di rifiuti".
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