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In vigore la stretta contro i crimini ambientali

In vigore la stretta contro i crimini ambientali

La legge si applicherà solo ai reati commessi all’interno dell’Ue

25 maggio 2024, 12:13

Redazione ANSA

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In vigore la stretta Ue contro i crimini ambientali - RIPRODUZIONE RISERVATA

Estrazione illegale di acqua, riciclaggio di componenti inquinanti delle navi e gravi violazioni della normativa sulle sostanze chimiche. Dal 20 maggio è in vigore la nuova direttiva dell’Ue sui crimini ambientali, che porta da nove a venti le condotte che possono definirsi ‘reati’ e stabilisce criteri comuni per sanzionarli.

La legge si applicherà solo ai reati commessi all’interno dell’Ue, ma i governi possono scegliere di estendere la propria giurisdizione ai reati commessi al di fuori del loro territorio. Secondo la direttiva rivista, i reati che causano la morte di una persona saranno puniti con un periodo di detenzione massimo di almeno dieci anni (gli Stati membri possono decidere di prevedere pene ancora più severe nella propria legislazione nazionale).

Per altri reati la pena è della reclusione fino a cinque anni. Quanto alle aziende, le sanzioni saranno pari almeno al 5% del fatturato totale mondiale per i reati più gravi o in alternativa a 40 milioni di euro. Per tutti gli altri reati la sanzione massima sarà pari ad almeno il 3% del fatturato o in alternativa a 24 milioni di euro.

“Questa legge fondamentale è la prima nel suo genere: garantirà che le violazioni più gravi delle norme ambientali siano considerate reati e che sia riconosciuto il ruolo chiave dei difensori dell'ambiente. Fornirà inoltre alle autorità di contrasto e alla magistratura gli strumenti per agire efficacemente contro i crimini ambientali in tutta l’Unione”, ha commentato il commissario europeo all'ambiente, Virginijus Sinkevičius. Per la vice presidente ai Valori e la trasparenza, Věra Jourová, “gli obblighi ambientali sono progettati per proteggere gli ecosistemi delicati e fragili su cui facciamo affidamento per sopravvivere”. Queste nuove regole “rappresentano un grande passo avanti per garantire un’adeguata responsabilità per i crimini ambientali”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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