Integrazione delle catene di valore, cooperazione su ricerca e innovazione e promozione di standard e pratiche ambientali, sociali e di governance elevati: sono tre le aree di cooperazione da cui prende forma il memorandum d'intesa siglato il 28 maggio dall'Unione europea e dall'Australia nel settore delle materie prime critiche, quei minerali poco presenti sul territorio europeo ma fondamentali per la produzione di tecnologie verdi, come litio, cobalto e grafite.
Il memorandum - fa sapere Bruxelles in una nota - è stato firmato dal vicepresidente esecutivo per il commercio, Valdis Dombrovskis, e dal commissario per il mercato interno, Thierry Breton, per conto dell'Ue, mentre per l'Australia dalla ministra delle risorse, Madeleine King, e da quello del commercio, Don Farrell. L'intesa punterà a sviluppare progetti comuni ma esplorerà anche la cooperazione nei Paesi in cui Bruxelles e Canberra hanno interessi comuni, concentrandosi sulla riduzione dell'impatto ambientale e sui benefici per le comunità locali.
Il protocollo d'intesa è parte dello sforzo di Bruxelles per ridurre la dipendenza dalle materie critiche provenienti dalla Cina, iniziato un anno fa con la proposta della Commissione europea della prima Legge Ue su questa materia. "Questa partnership segna un importante passo avanti nei nostri sforzi per garantire un approvvigionamento più sostenibile di materie prime essenziali per l'Ue, promuovendo al contempo gli investimenti in Australia", ha sintetizzato Dombrovskis.
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