Un piano strategico congiunto, un gruppo di lavoro e più intesa sulle catene di approvvigionamento. Questi i prossimi passi della cooperazione tra Unione europea e Giappone nel campo dell'idrogeno e nei settori dell'energia pulita, dall'eolico al solare.
L'impegno è stato al centro della missione di due giorni - 3 e 4 giugno - della commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, in Giappone, dove con il ministro giapponese dell'Economia, Ken Saito, ha siglato una dichiarazione congiunta al termine del Forum di alto livello sul business dell'idrogeno per allineare le politiche sull'energia pulita, soprattutto in chiave anti-Cina.
Condividendo "profonde preoccupazioni" per la dipendenza economica "da specifiche fonti di approvvigionamento di beni strategici" per via di "politiche e pratiche non di mercato, come i sussidi industriali che distorcono il mercato" - si legge nella dichiarazione, in riferimento alla politica di sussidi di Pechino -, i due partner si sono impegnati a rafforzare le "catene di approvvigionamento dell'energia verde", concordando di istituire un "gruppo di lavoro sul coordinamento della politica industriale in materia di energia pulita Giappone-Ue per portare avanti il progetto" di cooperazione.
A margine del Forum, sono siglati alcuni accordi di cooperazione per promuove l'intesa tra le imprese, in particolare tra la Japan Hydrogen Association e Hydrogen Europe. La politica estone ha ricordato come l'idrogeno sarà un "bene commercializzato a livello internazionale e una stretta cooperazione tra Ue e Giappone sarà essenziale per promuovere l'idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio a livello globale e per garantire la convergenza di standard e normative". La cooperazione con Tokyo è considerata essenziale per "sviluppare normative di alto livello e garantire condizioni di parità. Si tratta di un lavoro importante per la creazione di un mercato globale", ha concluso Simson. Nel maxi piano energetico RepowerEu, Bruxelles si è posta l'obiettivo di produrre e importare 20 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030.
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