Un gemello digitale della Terra per simulare, da un lato, gli effetti del cambiamento climatico e, dall'altro, quelli degli eventi meteorologici estremi. E prevenirne le conseguenze sui territori. La Commissione europea ha annunciato il 10 giugno l'entrata in attività del sistema Destination Earth (DestinE) per attrezzare i supercomputer dell'Ue a simulare gli effetti del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi, per raccogliere dati e facilitare il lavoro di prevenzione.
Il sistema è stato lanciato, simbolicamente, in un evento ospitato nella sede del Lumi Supercomputer Center di Kajaani, in Finlandia. Uno dei supercomputer a cui si adatterà il sistema di progettazione digitale. Il contributo finanziario dell'Ue attraverso il programma Europa Digitale è pari a 315 milioni di euro, che coprirà le prime due fasi del progetto. Un ulteriore finanziamento potrebbe arrivare attraverso la revisione dell'esercizio finanziario 2025-2027 del programma attualmente in corso.
Per Bruxelles si tratta di un "vero cambiamento nella nostra lotta contro il cambiamento climatico", a detta della vice presidente per la concorrenza, Margrethe Vestager, secondo cui il sistema consentirà all'Ue di osservare "le sfide ambientali che ci aiuteranno a prevedere gli scenari futuri, come non abbiamo mai fatto prima". La Commissione Ue spiega in una nota che il sistema utilizzerà la capacità di modellazione senza precedenti grazie ai computer EuroHPC e alla capacità di intelligenza artificiale. Per il momento la modellazione riguarderà solo i cambiamenti climatici e gli eventi metereologici estremi, poi sarà applicato anche alle operazioni e sviluppando ulteriori componenti. Entro il 2030, secondo le stime della Commissione europea, il sistema DestinE dovrebbe riuscire a completare la modellazione digitale completa della Terra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA