I revisori di Lussemburgo tornano a sferzare l'Unione europea, esortando Bruxelles a sfruttare i vantaggi dell'intelligenza artificiale (IA), mitigandone al contempo i rischi. "La misura in cui abbracceremo l'IA determinerà probabilmente il futuro sviluppo economico dell'Ue. Si tratta di un'affermazione cruciale, poiché l'IA ha già influenzato diversi aspetti della società e continuerà ad avere un impatto significativo in futuro", ha detto il presidente della Corte dei Conti Ue, Tony Murphy, aprendo i lavori di un evento dedicato alle ambizioni dell'Ue nell'IA.
Nei giorni scorsi, la Corte dei conti europea ha pubblicato un rapporto in cui sostiene che il vecchio continente non riesce a tenere il passo con Stati Uniti e Cina nella corsa globale agli investimenti nell'IA. Tra il 2018 e il 2020, si stima che il divario con Washington in termini di investimenti complessivi nel settore sia più che raddoppiato, un gap del valore di oltre 10 miliardi di euro. Murphy ha sottolineato l'impatto dell'intelligenza artificiale in diversi settori. Nei trasporti "vediamo già che l'IA migliora la sicurezza dei veicoli e consente l'uso di veicoli autonomi per una mobilità efficiente".
"Nel campo della finanza, l'IA individua le frodi e aumenta l'efficienza delle operazioni finanziarie. Infine, per quanto riguarda l'economia, l'IA guida l'innovazione, aumenta la produttività e crea nuove opportunità di lavoro trasformando i settori esistenti" ha aggiunto, evidenziando in particolare l'impatto della nuova tecnologia sulla struttura del mercato del lavoro. A questo proposito, ha spiegato, "il modo in cui lavoriamo cambierà radicalmente quando andremo oltre l'automazione tecnica per entrare nel regno delle capacità cognitive dell'IA". "Gli obiettivi principali dell'Ue - ha concluso - dovrebbero essere quelli di sfruttare i vantaggi di queste nuove tecnologie, mitigando al contempo i rischi e i risultati negativi".
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