Trattare allo stesso modo tutte le tecnologie a zero emissioni, attuare politiche per lo spiegamento dell'atomo e includere il ciclo del combustibile nucleare nella tassonomia dell’Ue, ovvero il sistema di classificazione degli investimenti sostenibili dell'Ue. Questi alcuni dei principi cardine del manifesto dell’industria europea dell’energia dell’atomo in cui delineano le loro priorità politiche per la nuova Commissione europea, invitando l’Ue a riconoscere nel nucleare una soluzione a molte delle sfide che l’Ue si trova ad affrontare oggi, dal cambiamento climatico all’accesso all’energia a prezzi accessibili e la sicurezza dell’approvvigionamento.
Il documento è stato promosso il 13 giugno da Nucleareurope, l'associazione commerciale con sede a Bruxelles per l'industria dell'energia nucleare in Europa, composta da 15 associazioni nucleari nazionali. Il manifesto è stato firmato da oltre 40 imprese, tra cui l'italiana Ansaldo Nucleare e la francese Edf. “Il nucleare è una tecnologia pulita e sostenibile ed è per questo che è essenziale che la prossima Commissione tratti il nucleare su un piano di parità con le altre tecnologie prive di fossili”, afferma Yves Desbazeille, direttore generale di NuclearEurope. “La nostra aspettativa è che le future proposte politiche si concentreranno su obiettivi – decarbonizzazione, competitività, sovranità energetica – piuttosto che su tecnologie specifiche”.
Nel documento si legge che il nucleare, che rappresenta quasi un quarto dell'elettricità prodotta nell'UE e il 50% dell'elettricità a basse emissioni di carbonio, svolge "un ruolo cruciale per rispondere" all'urgente necessità di energia sicura e a prezzi accessibili alla sua industria competitiva e a tutti i cittadini.
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