Un’accademia per formare nuove competenze nell’industria del solare. Nel quadro della prima legge sull’industria a zero emissioni - il regolamento Net-Zero Industry Act - la Commissione europea ha lanciato il 20 giugno la prima accademia di competenze dedicata all’industria solare europea, la prima di una serie di ‘scuole’ per disporre delle competenze necessarie lungo le catene di valore delle tecnologie a zero emissioni che Bruxelles reputa fondamentali per raggiungere zero emissioni nette entro la metà del secolo.
L'iniziativa sarà finanziata attraverso nove 9 milioni di euro del Programma per il mercato unico e realizzata dall'Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia (Eit) attraverso la sua comunità della conoscenza e dell'innovazione, EIT Innoenergy. Bruxelles stima che solo nel settore della produzione del solare fotovoltaico (PV) saranno necessari circa 66mila lavoratori qualificati entro il 2030, affinché l'Ue possa raggiungere gli obiettivi in materia di energie rinnovabili, garantendo al contempo la competitività industriale.
L'obiettivo della Commissione attraverso l'accademia è quello di formare 100mila lavoratori nella catena del valore del solare fotovoltaico nei prossimi tre anni, per colmare l'attuale carenza di manodopera e di competenze nel settore. "Il lancio dell'Accademia prima ancora dell'entrata in vigore della legge sull'industria a zero emissioni contribuirà a colmare l'urgente carenza di competenze nel settore fotovoltaico europeo - circa 66.000 lavoratori solo per la produzione - e a formare una nuova generazione di lavoratori per la nostra industria solare, in linea con il nostro obiettivo di produrre entro il 2030 almeno il 40% del nostro fabbisogno di tecnologia a zero emissioni", ha ricordato Thierry Breton, il commissario responsabile per il mercato interno.
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