Oltre 265 milioni di euro di aiuti dalla Svezia per sostenere l'azienda H2GS AB nella creazione di un impianto di acciaio verde su larga scala. La Commissione europea ha dato il 27 giugno il via libera alla misura varata da Stoccolma per costruire un impianto di acciaio verde su larga scala a Boden, in Svezia. La misura sarà in parte resa disponibile attraverso il fondo di ripresa e resilienza: il progetto, nello specifico, prevede la costruzione di uno dei più grandi elettrolizzatori al mondo con una capacità di 690 megawatt; di un impianto di riduzione diretta funzionante con idrogeno rinnovabile; di due forni elettrici ad arco; e di mpianti di laminazione a freddo e finitura.
Bruxelles spiega in una nota che i nuovi impianti dovrebbero entrare in funzione nel 2026. Si prevede che produrranno 2,4 milioni di tonnellate di acciaio verde all'anno e l'utilizzo di energia rinnovabile per l'intero processo produttivo neutralizzerà fino all'87% delle emissioni di gas serra rispetto ai processi di produzione dell'acciaio tradizionali.
Gli aiuti, spiega ancora Bruxelles, assumeranno la forma di una sovvenzione diretta di 265 milioni di euro. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 6 miliardi di euro, sarà finanziato principalmente da investimenti privati, ma è stato anche selezionato per un sostegno nell'ambito del Fondo europeo per l'innovazione e ha ricevuto finanziamenti dalla Banca europea per gli investimenti. "Questa misura svedese da 265 milioni di euro sosterrà la creazione della prima acciaieria europea su larga scala basata interamente sull'idrogeno da fonti rinnovabili, l'impianto ospiterà anche uno dei più grandi elettrolizzatori del mondo", commenta Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza. "Ridurre l'impatto climatico della produzione di acciaio è importante per raggiungere l'obiettivo dell'UE di neutralità climatica entro il 2050. Allo stesso tempo, garantiamo che la concorrenza non venga distorta.
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