La Banca europea degli investimenti ha concesso un prestito da 300 milioni di euro alla voestalpine AG, il produttore austriaco di acciaio grezzo, nella sua missione di ridurre l'impronta ambientale e di carbonio delle sue attività. Il finanziamento - si legge in una nota - sarà utilizzato per il programma di ricerca e sviluppo (R&S) dell'azienda per un periodo di quattro anni, con l'obiettivo di ottimizzare i processi produttivi, aumentare l'efficienza energetica e delle materie prime e prolungare la durata dei prodotti. Nel complesso, voestalpine mira a ridurre drasticamente la propria impronta ambientale e di carbonio entro il 2030 e a raggiungere la neutralità di carbonio della propria produzione entro il 2050.
"La produzione di acciaio è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di CO2. Allo stesso tempo, è fondamentale per la competitività e la leadership tecnologica delle industrie europee e per milioni di posti di lavoro in tutto il continente. Dobbiamo quindi trovare il modo di produrre ferro e acciaio in modo più sostenibile e la R&S è la chiave per farlo. Accolgo con grande favore la nostra nuova cooperazione con la voestalpine, che contribuirà a decarbonizzare le sue attività fornendo al contempo prodotti di alta qualità", ha dichiarato Thomas Östros, vicepresidente della Bei responsabile delle attività in Austria.
La voestalpine utilizzerà il capitale fornito dalla BEI per finanziare la ricerca e l'innovazione. Il gruppo siderurgico e tecnologico è una delle aziende austriache a più alta intensità di ricerca e il Greentec steel è il piano del gruppo per la produzione di acciaio verde. In una prima fase, a partire dal 2027, voestalpine ridurrà le proprie emissioni di CO2 fino al 30% sostituendo parzialmente l'attuale tecnologia dell'altoforno a carbone con quella del forno elettrico ad arco alimentato da elettricità verde. Questo rappresenta quasi il 5% delle emissioni annuali di CO2 dell'Austria, rendendo greentec steel il più grande programma di protezione del clima del Paese.
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