Una definizione chiara e valida a livello europeo di acciaio verde, creazione di un mercato con obiettivi per i produttori di automobili di utilizzare una quantità crescente di acciaio verde nelle auto nuove e migliorare la qualità dei rottami di acciaio riciclati tramite misure ai sensi del regolamento sui veicoli fuori uso. Queste alcune delle raccomandazioni formulate dall’organizzazione ambientalista indipendente europea, Transport & Environment (T&E), per avviare un passaggio all'acciaio verde nell'industria automobilistica e nel settore siderurgico nel suo complesso in Europa.
Secondo lo studio pubblicato il 10 luglio, l'acciaio ottenuto da idrogeno verde e forni elettrici ad arco può ridurre le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione automobilistica in Europa di 6,9 milioni di tonnellate entro il 2030, che equivale a ridurre le emissioni annuali di 3,5 milioni di automobili alimentate a combustibili fossili. Stando alle previsioni di T&E, entro il 2030 almeno il 40% dell'acciaio utilizzato nelle nuove auto dovrebbe essere "verde", poi il 75% nel 2035 e il 100% nel 2040.
Ai produttori di automobili dovrebbe essere assegnato un obiettivo medio che può essere raggiunto per tutte le loro nuove auto, per consentire di assorbire il costo iniziale attraverso modelli di fascia più alta. Quanto ai costi, secondo l'organizzazione passare al 40% di acciaio “verde" aggiungerebbe solo 57 euro al prezzo di un veicolo elettrico nel 2030. Passare al 100% di acciaio verde entro il 2040 costerà solo 8 euro in più rispetto all’uso dell’acciaio convenzionale, a causa dei prezzi legati alle emissioni di CO2
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