La Commissione Ue ha accettato l'offerta di Apple per aprire ai rivali l'accesso alla tecnologia 'tap and go' sugli iPhone utilizzata per i pagamenti contactless sancendo una tregua con Cupertino. Gli impegni "rispondono alle preoccupazioni" sollevate di Bruxelles in materia di concorrenza. La decisione di Bruxelles "apre la concorrenza in questo settore cruciale, impedendo ad Apple di escludere i concorrenti" che "d'ora in poi potranno competere efficacemente con Apple Pay per i pagamenti con l'iPhone" dando maggiore scelta ai consumatori, ha sottolineato la responsabile dell'antitrust Ue, Margrethe Vestager, evidenziando che gli impegni di Apple sono "vincolanti".
La decisione dell'Ue ha posto fine a una lunga indagine, risparmiando a Cupertino una pesante multa fino al 10% del suo fatturato annuo mondiale totale. Il caso risale al 2022, quando Bruxelles accusò per la prima volta la società fondata da Steve Jobs di aver tagliato fuori i rivali dal suo popolare sistema di pagamento tramite iPhone. Nel dettaglio, l'Antitrust Ue aveva accertato che Apple godeva di una posizione dominante limitando l'accesso ai chip 'tap-as-you-go' o alla tecnologia near field communication (Nfc) che consente ai dispositivi di interconnettersi entro un raggio molto breve, per favorire il proprio sistema di pagamento. D'ora in avanti, i concorrenti avranno accesso alle tecnologie standard alla base dei pagamenti contactless per offrire servizi alternativi tap-to-pay agli utenti iPhone registrati nello Spazio economico europeo, che comprende i Ventisette ma anche Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Gli impegni di Cupertino dovranno restare in vigore per dieci anni e Apple dovrà scegliere un trustee indipendente che ne monitori l'attuazione e tenga informata la Commissione Ue. "Apple Pay e Apple Wallet continueranno a essere disponibili nello Spazio economico europeo per utenti e sviluppatori e continueranno a fornire un modo semplice, sicuro e privato per pagare", ha affermato la società in una nota.
La conclusione positiva dell'indagine è arrivata in un momento di forte tensione nelle relazioni tra Bruxelles e la major guidata da Tim Cook, esacerbata dalle nuove regole Ue del Digital Markets Act. Nelle scorse settimane l'antitrust europeo ha accusato Apple di aver violato le norme impedendo agli sviluppatori di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti al di fuori del suo App Store e ha avviato un'altra indagine sulle tariffe imposte dalla società agli sviluppatori di app.
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