Disco verde in Europa a Hewlett Packard Enterprise per l'acquisto da 13 miliardi di euro delle reti IA di Juniper. L'Antitrust Ue ha dato il via libera incondizionato all'acquisizione, con l'offerta di 40 dollari in contanti per ciascuna azione Juniper Networks, valutando circa 14 miliardi di dollari la società californiana, una delle ultime grandi dotcom del boom ancora indipendente. Secondo Bruxelles la fusione non ridurrebbe la concorrenza e la nuova società che vedrà la luce avrà una posizione di mercato moderata.
L'operazione resta ora al vaglio dell'autorità antitrust britannica, che secondo le attese si dovrebbe pronunciare il 14 agosto. Hpe, produttore di hardware e software per data center scorporato nel 2015 dall'unità pc e stampanti di Hp, punta con questa mossa ad accelerare l'offerta di networking, soprattutto in vista della corsa all'IA, dove sono necessarie comunicazioni sempre più veloci sia all'interno dei server e sia tra server. Il mega deal poi evidenzia la fretta delle aziende di aggiornare e sviluppare nuovi prodotti nel contesto dell'accelerazione dei servizi basati sull'intelligenza artificiale. Annunciando l'operazione il gruppo oggi texano (Hp resta a Paolo Alto, in California) aveva stimato risparmi annui per 450 milioni di dollari (pari a quasi 418 milioni di euro) entro tre anni dal completamento dell'accordo.
Nell'Ia intanto nell'Unione europea la giornata odierna segna una "pietra miliare", per dirla con il commissario al mercato interno Thierry Breton, con l'entrata in vigore della legislazione sull'intelligenza artificiale, la prima al mondo, concepita per garantire che quanto viene sviluppato e utilizzato in Ue nell'intelligenza generativa sia affidabile, e siano previste garanzia a tutela dei diritti dei cittadini. "La democrazia europea ha messo in atto un quadro efficace, proporzionato e pionieristico a livello globale per l'Ia, combattendo i rischi e fungendo da trampolino di lancio per le start-up europee nel campo dell'Ia".
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