Il gigante taiwanese di semiconduttori Tsmc ha aperto il cantiere del suo primo stabilimento europeo a Dresda, in Germania, prevedendo un investimento di 3,5 miliardi di euro anche se il progetto complessivo prevede un impegno complessivo fino a 10 miliardi di euro. La cerimonia della posa della prima pietra si è svolta nella città tedesca il 20 agosto alla presenza del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
"Il più grande produttore di chip del mondo viene nel nostro continente e unisce le forze con tre campioni europei. E i benefici si faranno sentire ben oltre Dresda e la Sassonia", ha ricordato la presidente tedesca, sottolineando che i lavoratori europei guadagneranno 11mila nuovi posti di lavoro. "In un momento di crescenti tensioni geopolitiche, TSMC beneficerà anche della diversificazione geografica in Europa, di un migliore accesso ai nostri punti di forza europei, come l'industria automobilistica e al nostro unico mercato unico", ha aggiunto.
I taiwanesi deterranno alla fine il 70% dell'impianto e collaboreranno con gli olandesi di NXP e i gruppi tedeschi Infineon e Bosch, ciascuno con il 10%. La produzione, focalizzata sui microchips per l'industria dell'auto, dovrebbe partire nel 2027 e porterebbe all'impiego di 2000 dipendenti. "Siamo entusiasti del fatto che un attore così importante sulla scena mondiale dei semiconduttori apra una fabbrica nel nostro Paese", ha fatto eco il cancelliere Olaf Scholz. "Promuovendo l'industria dei microchips non sosteniamo solo il settore - ha rimarcato il Kanzler - attorno a questo nascono nuovi siti produttivi, reti di ricerca, sviluppo, start ups e rifornitori".
La fabbrica porta il nome di European Semiconductor Manufactoring Company (Esmc), essendo un progetto nato nell'ambito del Chips Act europeo. Non è mancata l'espressione di un forte orgoglio locale nella cosiddetta "Silicon Saxony": "Dresda è il posto migliore in Europa per la microelettronica", ha scandito il presidente del Land Michael Kretschmer.
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