Quasi 160 milioni di euro stanziati dall’Ue per sostenere l'Ucraina durante la stagione invernale, di cui 60 milioni in aiuti umanitari per alloggi e riscaldamento e 100 milioni per lavori di riparazione e sviluppo di energie rinnovabili. Questo secondo importo proverrà dai beni russi immobilizzati "perché è giusto che la Russia paghi per la distruzione che ha causato”, ha rivendicato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa il 19 settembre al fianco di Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, sul sostegno alla sicurezza energetica dell'Ucraina nel prossimo inverno.
Annunciando l’ottavo viaggio a Kiev, von der Leyen ha messo in chiaro l'impegno per "quest'inverno a ripristinare ed esportare complessivamente 4,5 GW di energia in Ucraina", ha detto la presidente von der Leyen. Dall'inizio della guerra in Ucraina metà dell'infrastruttura energetica del Paese è stata distrutta, eliminando una capacità di produzione di energia di Kiev pari a 9 GW. L'obiettivo del sostegno a dodici stelle in vista dell'inverno è "ripristinare le centrali elettriche e consegnare altre attrezzature per coprire il 15% del fabbisogno dell'Ucraina", "aumentare le esportazioni di elettricità dall'Ue per coprire il 12% del fabbisogno del Paese" e "incrementare la produzione decentrata di energia, compresa la fornitura di pannelli solari agli ospedali".
Oltre ai pannelli solari - 21 ospedali coinvolti - l'Ue sta fornendo anche turbine a gas mobili. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio 2022, il sistema energetico ucraino è stato sotto attacco, con escalation contro centrali elettriche, centrali termoelettriche e reti di trasporto. L’Agenzia internazionale per l’energia ha stimato che il deficit energetico si allargherà quest’inverno, con una domanda che potrebbe raggiungere i 18,5 GW.
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