Il 48% delle e-car importate in Ue nel 2023 è arrivato dalla Cina, per un valore di 9,7 miliardi di euro. Lo certifica Eurostat nei suoi dati sul commercio di auto elettriche e ibride, mettendo in luce una predominanza delle prime rispetto alle ibride non plug-in, che invece nel 2022 avevano dominato il mercato.
Dopo Pechino, i primi due Paesi terzi da cui l'Ue ha importato auto elettriche sono stati la Corea del Sud con una quota percentuale del 21% (per un valore di 4,3 miliardi di euro) e il Regno Unito con una fetta del 10% (2,1 miliardi). L'Ufficio statistico dell'Ue certifica un aumento "sostanziale" tra il 2017 e il 2023 del commercio di auto elettriche e ibride: lo scorso anno, quasi il 43% del numero totale di auto importate nell'Ue era elettrico o ibrido, in forte aumento rispetto all'8% del 2017. L'export Ue è balzato dal 2% del numero totale di auto esportate nel 2017 al 26% del totale nel 2023 (+24%).
In termini di valore, nel 2023 l'Ue ha speso 44,6 miliardi di euro per le importazioni da Paesi terzi di auto ibride ed elettriche, con un aumento del 21% rispetto al 2022 (36,9 miliardi). Le sole elettriche valgono 20,2 miliardi sul totale dell'import. Le esportazioni ammontano invece a 62,1 miliardi, +5% rispetto al 2022 (59,1 miliardi di euro), con al primo posto le e-cars (29,4 miliardi) seguite dalle auto ibride non plug-in (22,5 miliardi) e dalle auto ibride plug-in (10,2 miliardi).
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