"La vera sintesi è garantire la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza entro giugno 2026: con la guerra in Ucraina i presupposti del piano presentato dal precedente governo sono completamente cambiati e abbiamo dirottato molti progetti elaborati da comuni che si rivelavano assolutamente irrealizzabili entro il 2026". Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto agli "Stati generali" organizzati a Bruxelles che hanno radunato i funzionari italiani che prestano servizio presso tutte le istituzioni dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica, nonché rappresentanti del Sistema Paese, del mondo imprenditoriale ed accademico e dei media. Le affermazioni di Zangrillo sono una risposta alle critiche di molti amministratori regionali e locali sull'eccessiva centralizzazione della gestione dei fondi da parte dello Stato.
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