"La cosa importante è monitorare che i fondi europei erogati a Tunisia ed Egitto non siano destinati alla costruzione di carceri per gli obiettori di coscienza: una condizione per il pagamento deve essere come questi governi trattano le minoranze linguistiche, religiose e le persone Lgbt". Lo ha detto l'attivista egiziano Patrick Zaki, durante un punto stampa al Parlamento europeo di Strasburgo, dove è intervenuto nel corso di un dibattito sui diritti umani nel mondo ospitato dall'eurodeputato del Pd Brando Benifei.
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