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Scozia super nelle qualificazioni, ma ora si fa dura

Scozia super nelle qualificazioni, ma ora si fa dura

Tartan Army deve fare meglio di Euro 2020, dove ottenne solo un pari

12 giugno 2024, 10:52

Redazione ANSA

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Ché Adams, attaccante del Southampton in campo con la Scozia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ché Adams, attaccante del Southampton in campo con la Scozia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla sua quarta apparizione agli Europei, per la Scozia il cammino a Germania 2024 comincerà subito in salita, visto che giocherà la partita inaugurale contro la nazionale di casa. Ma il ct Steve Clarke, che dopo le esperienze all'Aston Villa da vice e al Kilmanrock da allenatore capo dal 2019 si è preso in carico l'arduo compito di rigenerare la nazionale scozzese, non si considera già battuto, e spera che i suoi facciano meglio di Euro 2020. Allora la Scozia tornava sulla ribalta continentale dopo 23 anni di 'digiuno' ma ha subito due sconfitte a Hampden Park (Glasgow era una delle sedi) con Repubblica Ceca e Croazia e ottenuto solo un pari senza reti a Wembley contro la 'grande nemica' Inghilterra. Questa volta il menu propone, oltre ai tedeschi, Svizzera e Ungheria e l'imperativo è non ripercorrere il brevissimo cammino di tre anni fa.

Non sarà così facile, ma la Scozia ci proverà perché "ho a disposizione una squadra migliore - le parole di Clarke -. Abbiamo trascorso un sacco di tempo insieme, e abbiamo la possibilità di progredire ulteriormente, come hanno dimostrato le nostre prestazioni in Nations League. Avevo promesso che ci saremmo qualificati per Euro 2024 e ho mantenuto la parola. Lo abbiamo fatto abbastanza facilmente, cosa che non è stata affatto male. Ora, in Germania, vogliamo continuare così".

Parole che non sono dettate solo dall'entusiasmo, ma che hanno anche una base nei fatti. In tutto il girone delle eliminatorie, la Scozia ha perso solo una volta, 2-0 in Spagna dopo che aveva battuto la Roja, con lo stesso punteggio, a Glasgow. Per il resto solo risultati positivi, compreso il successo, decisivo ai fini della qualificazione, in casa della Norvegia di Haaland. Tutti questi grandi risultati, naturalmente, hanno scatenato un entusiasmo che in Scozia non si vedeva da anni, e per questo i giocatori della Tartan Army dovranno fare i conti anche con il peso delle aspettative, visto che in patria questa è stata definita addirittura "la migliore Scozia di sempre".

A caricarsi la squadra sulle spalle è stato il centrocampista del Manchester United, McTominay, grande protagonista con le doppiette che hanno fruttato le vittorie con Cipro e Spagna e autore in totale di sette reti, pur giocando in mediana assieme a McGregor del Celtic (unico titolare che milita nella Premiership scozzese) o a Gilmour, talento del Brighton di De Zerbi che agisce a centrocampo ma all'occorrenza sa disimpegnarsi anche come difensore centrale, nonostante non sia esattamente un 'gigante' (è alto 1,70). Le reti degli elementi di metà campo servono a sopperire alle mancanze degli attaccanti, non sempre efficaci. Nel 4-2-3-1 con cui Clarke ha spesso schierato i suoi nelle ultime partite la punta centrale la fa Brown del Luton, oppure Dykes del Queens Park Rangers. L'alternativa è il 27enne Ché Adams del Southampton, che è nato a Leicester ma ha scelto di giocare per la Scozia.

La lesione del crociato ha invece fermato Lewis Ferguson: il centrocampista del Bologna delle meraviglie targato Thiago Motta, che in nazionale trova spazio fra i titolari quando il ct decide di utilizzare il tridente offensivo, ha chiuso la stagione prima del tempo e salterà anche gli Europei. L'altro 'italiano' è l'esterno sinistro Doig, finora buono per la panchina e utilizzato dalla Scozia a livello di under 21. Ma Clarke crede nel giovane del Sassuolo e lo segue con fiducia. Certo trovare spazio per lui nella nazionale maggiore non sarà facile, vista la presenza nello stesso ruolo del capitano Andy Robertson. In porta il ct sembra invece voler dare fiducia al suo quasi omonimo Clark, n.1 dell'Hearts e in precedenza del St. Johnstone, squadra della quale era un idolo dei tifosi, con tanti cori a lui dedicati.

La Rosa:

Portieri: Zander Clark (Hearts), Angus Gunn (Norwich), Liam Kelly (Motherwell).

Difensori: Liam Cooper (Leeds), Grant Hanley (Norwich), Jack Hendry (Al-Ettifaq), Ross McCrorie (Bristol City), Scott McKenna (Copenhagen), Ryan Porteous (Watford), Anthony Ralston (Celtic), Andrew Robertson (Liverpool), Greg Taylor (Celtic), Kieran Tierney (Real Sociedad).

Centrocampisti: Stuart Armstrong (Southampton), James Forrest (Celtic), Billy Gilmour (Brighton), Ryan Jack (Rangers), John McGinn (Aston Villa), Callum McGregor (Celtic), Kenny McLean (Norwich), Scott McTominay (Manchester United), Lewis Morgan (New York RB).

Attaccanti: Ché Adams (Southampton), Ryan Christie (Bournemouth), Tommy Conway (Bristol City), Lawrence Shankland (Hearts).

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