(di Patrizio Nissirio)
ALESSANDRO CARLINI 'SE IL FUOCO CI
DESIDERA' (UTET, PP 192, EURO 19). Dopo aver scritto 'Nome in
codice: Renata' sulla vita di Paola Del Din per la casa editrice
Utet, grazie alle testimonianze della ex partigiana e
professoressa centenaria e a una lunga ricerca negli archivi,
Alessandro Carlini torna in libreria con la biografia completa
di Renato Del Din, fratello di Paola, resistente caduto il 25
aprile del 1944, dal titolo 'Se il fuoco ci desidera', sempre
per Utet.
Una vicenda altrettanto straordinaria quella del sottotenente
degli alpini nato ad Auronzo di Cadore, partigiano, anche lui
decorato con la medaglia d'oro al valor militare come la
sorella, ancor di più se si considera che quest'anno ricorrono
gli 80 della sua morte avvenuta il 25 aprile del 1944 (già
l'essere morto in quella data, un anno prima della Liberazione,
è emblematico) durante l'assalto da lui guidato di soli 13
partigiani della Brigata friulana Osoppo contro la caserma della
milizia confinaria e quella di un reparto tedesco a Tolmezzo.
Una figura, quella di Renato, che sembra uscire da un
romanzo di Beppe Fenoglio, come sottolinea l'autore, inseguendo
la serie di parallelismi fra la vita del sottotenente, che non
sparò un colpo in guerra se non da partigiano e cambiò diversi
reparti in Friuli, prima con una formazione azionista, poi coi
garibaldini nel sabotaggio di un ponte, fino ai fazzoletti verdi
della Osoppo, così simili a quelli azzurri dei badogliani del
Johnny di Fenoglio. "Li accomuna la determinata solitudine,
capace di innumerevoli rinunce, l'aver messo la lotta per la
libertà e un'Italia migliore prima di ogni cosa, il non
riconoscersi in reparti partigiani con un orientamento politico,
l'identificarsi completamente in un territorio in cui la loro
storia si svolge e si compie", spiega Carlini. Il titolo del
volume viene da una frase di una poesia scritta dallo stesso Del
Din.
Ma la storia di Renato nella sua componente "epica" va
oltre: il partigiano diventa martire, e le donne di Tolmezzo
compiono uno straordinario atto di Resistenza femminile e
civile, sfidando le autorità nazifasciste come tante Antigoni e
onorando il corpo del partigiano ignoto con un funerale solenne
nelle vie del capoluogo carnico.
Per la prima volta, inoltre, vengono pubblicati scritti e
lettere del sottotenente, che pur non ispirandosi a una
particolare ideologia mostra un disprezzo viscerale per il
fascismo, i repubblichini "pronti a vendere la loro sorella al
miglior offerente" e Mussolini, arrivando a invocare una
Resistenza unita e guidata dall'esercito insieme ai partiti: "lo
spirito ancora vivo dell'esercito fra le masse contadine
impedisce (assieme allo spirito comunista per gli operai, alle
teorie dei vari partiti per gli appartenenti) che il fascismo
abbia presa nuovamente, ecco dunque ancora l'esercito in linea
efficientemente nella lotta antitedesca e antifascista". Nella
sua breve ma intensa ed esemplare esperienza partigiana fece di
tutto: dalle azioni militari, alla lotta armata a Udine con una
serie di attentati perfino contro il comando tedesco, agli
interventi sulla stampa clandestina.
Nel libro ci sono inoltre le lettere inedite scambiate con
un ufficiale repubblichino, che Renato aveva conosciuto nella
Divisione alpina Julia: lo scambio di accuse sulle rispettive
scelte è qualcosa di veramente interessante e molto raro nella
storiografia sulla guerra civile: "Il sacrificio tuo sarà
inutile, non solo, ma la gente come te sarà giudicata nemica
della Patria e guarda che non vale il giudizio dello straniero
ma quello della nostra gente", così conclude Renato nella sua
ultima missiva all'ormai ex amico diventato nemico.
Alessandro Carlini, giornalista e scrittore, lavora per
l'Agenzia Ansa. Ha pubblicato Partigiano in camicia nera
(Chiarelettere, 2017), biografia romanzata di Uber Pulga,
vincitore del premio Città di Como Opera Prima e del premio
Carver, e il noir di ambientazione storica Gli sciacalli (Newton
Compton, 2021), proposto da Paolo Ruffilli alla selezione del
premio Strega 2021. Per Utet ha pubblicato nel 2023 Nome in
codice: Renata. Storia di Paola Del Din, combattente della
Resistenza e agente segreto, finalista del premio Fiuggi Storia.
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