Nel 2023 in Friuli Venezia Giulia
le famiglie che hanno presentato una dichiarazione sostitutiva
unica per il calcolo dell'Isee ordinario sono state 194.241
(+4,4% sul 2022), pari a 537.164 residenti (il 45% della
popolazione). Quasi 30mila nuclei, il 15,4% del totale, hanno un
Isee inferiore a 6mila euro; in particolare, per 4.127 di questi
il valore è pari a zero. Lo rende noto Alessandro Russo,
ricercatore dell'Ires Fvg che ha rielaborato dati Inps.
E' a Trieste che si registra la più alta percentuale di
famiglie con Isee inferiore a 6mila euro (21,4%), la provincia
di Pordenone invece segna il valore più basso: 11,4%. Le persone
che vivono in nuclei con un Isee inferiore a 6mila euro sono
quasi 66mila, pari al 5,5% della popolazione residente;
Pordenone (4,1%) e Udine (4,7%) presentano incidenze
particolarmente contenute, tra le più basse in Italia.
Il valore medio dell'Isee in regione nel 2023 era pari a
15.595 euro (in Italia 15.328 euro); a Pordenone (19.599 euro) e
Udine (18.808 euro) si riscontrano i valori più elevati, nella
Venezia Giulia quelli più bassi (Gorizia 17.629 euro, Trieste
17.771). Il 26,4% delle famiglie che hanno presentato una Dsu è
composta da una sola persona; tra quelle con meno di 6mila euro
di Isee i nuclei monopersonali sono quasi la metà (47,3%); se si
considera solo chi ha un valore nullo la percentuale sale al
62,2% (61,7% in Italia). All'aumentare del valore dell'Isee i
nuclei composti da una sola persona tendono ad avere un peso
sempre minore, oltre i 30mila euro sono il 16,4% (13,1% in
Italia). Trieste è la provincia italiana in cui le persone sole
evidenziano l'incidenza maggiore tra coloro che presentano una
Dsu (34,9% nel 2023). "È interessante notare - osserva Russo -
che le famiglie monopersonali e quelle numerose (con 6 o più
componenti) presentano l'Isee medio più basso (rispettivamente
14.601 euro e 13.054 euro), mentre quelle composte da 3 o 4
persone superano in media i 21mila euro. Nel tempo in regione
era diminuita la quota di famiglie con minori (dal 47,9% nel
2016 al 43% nel 2021), ma nell'ultimo biennio è risalita a
valori prossimi al 50%".
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