Per ripercorre i più importanti
aspetti della vita della giornalista e scrittrice Jella Lepman,
fondatrice di Ibby, sono stati chiamati a raccolta venti
illustratori e illustratrici, a cui è stato chiesto di
interpretare il vissuto di una vera rivoluzionaria, che dopo gli
orrori della Seconda guerra mondiale ha saputo vedere nei libri
un ponte di relazione per rimettere in moto l'immaginario e
unire geografie diverse. Prende il via con una mostra-prologo il
39/o Congresso di International board on books for young people,
appuntamento in programma da venerdì a domenica al Generali
convention center di Trieste. Sono 630 i delegati attesi,
provenienti da 65 Paesi.
La mostra "Jella Lepman. Fateci cominciare dai bambini. I
libri come ponti", curata da Silvana Sola, David Tolin e Paola
Vassalli, sarà inaugurata oggi alle 17. A essere esposti saranno
i lavori di artisti italiani e stranieri, tra cui Beatrice
Alemagna, Anna ed Elena Balbusso, Cinzia Ghigliano, Luogo
Comune, Linda Bondestam, Maria Giron, Page Tsou, Issa Watanabe,
Ajubel. Secondo gli organizzatori, non c'è città più adatta di
Trieste ad accogliere questo racconto, "dove la Storia ha
scavato solchi e lasciato detriti, città di confine con una
vocazione all'apertura e al dialogo, dove i libri hanno un posto
speciale". L'esposizione rimarrà aperta fino a domenica 8
settembre.
Il fine di Ibby è facilitare l'incontro tra libri, bambini e
ragazzi per favorire la comprensione e il rispetto tra culture
diverse. Il tema della 39/a edizione del congresso è 'Join the
Revolution. Giving every child good books', un appello
all'impegno ma anche un atto di coraggio in un tempo difficile,
in cui buoni libri possono fare la differenza per favorire la
comprensione internazionale e aiutare i più piccoli a immaginare
mondi diversi, più giusti. L'appuntamento è realizzato con il
supporto di Cepell-Centro per il libro e la lettura del
ministero della Cultura, Regione Fvg e Comune di Trieste.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA