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Henri Lèvy, Tel Aviv liberi ostaggi e distrugga Hamas

Henri Lèvy, Tel Aviv liberi ostaggi e distrugga Hamas

A Pordenonelegge, Israele piccolo per essere persecutore

PORDENONE, 22 settembre 2024, 16:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il fatto che non si faccia distinguo tra aggressore e aggredito è una nostra colpa morale e una nostra responsabilità. Israele ha un solo obbligo: vincere questa guerra. Il che significa due cose: riportare a casa gli ostaggi e distruggere l'infrastruttura militare di Hamas". Lo ha detto a Pordenonelegge Bernard-Henri Lévy, saggista francese di origine ebraica, ospite del festival del libro per presentare "Solitudine di Israele" (La nave di Teseo).
    "Israele è sempre stato perseguitato" ha proseguito l'autore.
    "Quando si è vittime di un attacco dell'entità del 7 ottobre, e quando gli autori di questo attacco dicono 'il nostro obiettivo è una Palestina libera dal mare fino al fiume', significa la scomparsa totale di Israele. E se le persone che dicono queste cose hanno alleati potenti come Hezbollah, l'Iran, e la Russia, come può un paese piccolo come Israele essere definito persecutore?".
    "Se domani i paesi europei ammettessero di aver commesso un errore fin qui e riconoscessero lo stato palestinese, la conclusione tratta sarebbe che quando si chiedono le cose con metodi pacifici, non si ottiene nulla. Quando si negozia e si dialoga, non si ottiene nulla. Ma quando si prendono degli ostaggi, quando si trucidano e si stuprano migliaia di persone innocenti, quando si prende un intero popolo in ostaggio, allora si ottiene ciò che si vuole. È questo il messaggio che vogliamo inviare?" "Dopo la sconfitta di Hamas, credo che il popolo palestinese si risveglierebbe e capirebbe finalmente di essere stato condotto in un vicolo cieco, in un'impasse: sarebbe un po' come per i tedeschi dopo il '45, con le debite proporzioni" ha concluso Levy. "Un intero popolo è stato stregato, si risveglia, e capisce che non c'è alcuna altra soluzione che il dialogo, l'accettazione dell'altro, e la divisione e condivisione della terra. Quel giorno, tutto sarà possibile".
   

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