Utilizzava per fini assolutamente
privati le vetture, il telepass e le carte carburante in
dotazione alla società pubblica della quale era dipendente,
prendendo un'auto aziendale in giornate estive in cui risultava
in ferie, nonché l'uso del telepass della società su un veicolo
privato, per recarsi in montagna in occasione dei festeggiamenti
di un capodanno. In diverse circostanze sono stati accertati
rifornimenti di carburante al di fuori degli orari di servizio,
anche al mattino presto o alla sera tardi. Per questa ragione i
finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di
Trieste hanno denunciato il dipendente alla Procura
contestandogli i reati di truffa aggravata e peculato, E' stato
anche risolto il contratto di lavoro.
I finanzieri hanno anche appurato che in numerose occasioni
in cui il dipendente si è assentato dal lavoro richiedendo
"permessi per servizio" strumentali a rifornimenti e/o lavaggi
dei veicoli aziendali, queste attività non sono mai state
eseguite. Le conclusioni cui si è giunti sono il frutto di esami
analitici di tutte le scritture di servizio, dell' incrocio dei
dati derivanti dalla documentazione fornita dall'azienda,
analisi delle informazioni acquisite nel corso di audizioni di
dirigenti e colleghi: alla ricerca di riscontri per definire il
perimetro delle vicende e intestare, senza rischio di
aleatorietà, le specifiche responsabilità.
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