"Serve più equilibrio da entrambe le
parti. Nello scontro in atto vedo un pericolo per la
democrazia". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia
Giulia, il leghista Massimiliano Fedriga, parlando del conflitto
tra magistratura e centrodestra in un'intervista a La Stampa.
Gli attacchi più violenti sono arrivati dalla politica: "Non c'è
dubbio, ma sono arrivati come conseguenza di posizioni, da parte
di un pezzo della magistratura, che sono discutibili e mi
lasciano piuttosto perplesso", replica Fedriga.
Per il governatore, "uscite" come quella del Tribunale di
Bologna che cita la Germania nazista sulla questione dei Paesi
sicuri "mettono a repentaglio la fiducia dei cittadini nella
magistratura. L'opinione pubblica, in questo modo, può dubitare
che ci sia serenità di giudizio. Se poi non c'è equilibrio
nemmeno da parte della politica, si crea una distanza tra le
istituzioni e i cittadini. Per questo è un problema
democratico".
Sul fronte migranti "il problema è non far arrivare
l'immigrazione illegale e favorire quella legale, il tema non è
da dove entrano gli irregolari. Si deve capire che
l'immigrazione illegale penalizza quella regolare, a cui vanno
garantiti dei diritti. Serve un modello diverso, non solo di
contenimento".
Per quanto riguarda il voto americano, Fedriga non si schiera
né coi democratici né coi repubblicani: "Sono fiducioso che,
chiunque vinca, il prossimo presidente americano avrà a cuore i
rapporti con i suoi alleati europei. Nei miei viaggi negli Usa
non ho mai preso posizione prendendo le parti di Trump o di
Kamala Harris e non lo farò ora".
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