Anche gran parte dei magistrati
del Distretto della Corte d'Appello di Trieste ha aderito alla
protesta proclamata dall'Anm in occasione dell'inaugurazione
dell'anno giudiziario 2025. Quando ha preso la parola il
rappresentante del ministero della Giustizia Ettore Sala i
magistrati seduti tra il pubblico si sono alzati in silenzio e
in fila sono usciti dall'aula magna dell'Università di Trieste,
dove è in corso la cerimonia.
I magistrati, con una coccarda tricolore appuntata alla
toga, si sono allontanati con in mano la Costituzione. "Aderiamo
alla protesta proclamata dall'Anm a livello nazionale per
rimarcare la contrarietà che l'Associazione ha manifestato nei
confronti della riforma costituzionale - ha spiegato il
segretario della sezione Anm del Distretto, Matteo Carlisi - e
delle modalità con le quali il ministero ha sempre non accettato
nessuna forma di dialogo con le nostre rappresentanze. Riteniamo
che sia una riforma pericolosa che porterà come ultimo risultato
quello di assoggettare il pm o comunque l'accusa sotto il
controllo del potere esecutivo e questo porterà all'esito di
avere una giustizia forte con i deboli e debole con i forti, che
tutela solo i soggetti più potenti e non tutelerà adeguatamente
i soggetti ultimi e i singoli cittadini violando quindi i
principi di uguaglianza sancito dalla Costituzione".
Al termine dell'intervento di Sala i magistrati sono
rientrati e si sono seduti ai loro posti.
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