Ammontano ad almeno 3.500 i
ricorsi degli insegnanti precari in Friuli Venezia Giulia per
chiedere il riconoscimento del bonus annuale da 500 euro della
Carta del docente per l'aggiornamento professionale. Lo riporta
Il Piccolo oggi in edicola considerando i ricorsi già
depositati, quelli andati a sentenza e anche quelli ancora in
fase di stesura.
La Carta del docente, come noto, consente di acquistare
libri, riviste, biglietti per musei ed eventi culturali, teatro
e cinema oltre a iscriversi a corsi di laurea, di aggiornamento
o master. Per Il Piccolo i ricorsi hanno un esito scontato:
l'orientamento dei giudici sarebbe di negare il bonus agli
insegnanti precari, garantito invece ai colleghi assunti a tempo
indeterminato, anche se costituisce una forma di
discriminazione, ma comunque si può ottenere il riconoscimento
del beneficio anche per gli anni pregressi. A sostenere i
ricorsi, gratuitamente, sono gli uffici legali dei sindacati,
che però registrano un'impasse nei pagamenti da parte del
ministero dell'Istruzione, fattore che sta dando vita a nuovi
ricorsi, stavolta davanti al Tar, con aggravio di spese. Nel
2023 furono 3, nel 2024 sono saliti a 77. Per la Uil, a questo
punto, "avrebbe più senso bloccare tutto e riconoscere
sistematicamente il bonus".
In occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025,
il presidente del Tar del Fvg, Carlo Modica de Mohac di Grisì,
aveva fatto riferimento alla "ricorrenza di un certo numero di
ricorsi, per così dire 'seriali' (anche se non tutti identici,
quanto a questioni giuridiche) relativi al pubblico impiego, in
materia di cosiddetta carta docente" e riferiti al 2024.
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