Un ricorso contro alcune nuove
tariffe sanitarie regionali in vigore dal 29 dicembre è stato
presentato ieri dalle Associazioni di categoria delle strutture
sanitarie private accreditate regionali Aiop Friuli Venezia
Giulia, Anisap Fvg, Aris Fvg e Assosalute Fvg, che hanno deciso
di sospendere dal primo marzo le prenotazioni in regime di
convenzione con il servizio sanitario regionale delle
prestazioni che "sono state oggetto di una drastica diminuzione
del rimborso".
Le associazioni, in una nota, ribadiscono "la non
sostenibilità delle nuove tariffe che hanno prodotto una
riduzione compresa tra il 20% e il 60%, rendendo insostenibile
l'erogazione delle prestazioni che al momento risultano al di
sotto dei costi di produzione per gran parte degli Rx, risonanze
magnetiche, Tc, così come gli importi di quelle prestazioni che
da ricovero sono ora classificate come ambulatoriali".
"La decisione di congelare le prestazioni in convenzione è un
grido d'allarme condiviso e rappresenta una scelta davvero
sofferta - sottolineano i rappresentanti delle associazioni -
perché siamo consapevoli del disagio che viene arrecato in
primis agli utenti. Mentre le tariffe regionali non sono mai
state aggiornate e adeguate negli ultimi 20 anni, dal 29
dicembre abbiamo dovuto applicare tariffe ulteriormente
ribassate che non coprono nemmeno i costi vivi che dobbiamo
sostenere né considerano minimamente gli investimenti che le
strutture devono affrontare per poter garantire tecnologia e
servizio adeguati. In questi due mesi abbiamo atteso
pazientemente un dialogo con la Regione per trovare una
soluzione che purtroppo non ha portato a nessun risultato. La
decisione di bloccare le agende è quindi un gesto che vuole far
capire la gravità della situazione".
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