"Nessuno oggi può sapere cosa
succederà, quando succederà, su che categorie avrà impatto, e
con quale intensità. Quindi 'wait and see', aspettiamo e
vediamo, cerchiamo di evitare allarmismi".
Lo ha detto all'ANSA Matteo Zoppas, presidente dell'Ice,
Agenzia per promozione all'estero e internazionalizzazione delle
imprese italiane, indicandola come linea da seguire in merito ai
minacciati dazi.
Zoppas ha sottolineato che comunque "abbiamo una diplomazia
che sta lavorando insieme con l'Europa per cercare di
scongiurare" questa minaccia. "Il ministro Tajani sta lavorando
su due fronti: sia sulla parte diplomatica per cercare di
ottenere il migliore dei risultati, sia al tavolo con tutto il
sistema Paese per capire come compensare eventuali impatti che
ci possono essere come conseguenza dei dazi". Il presidente
dell'Ice fa un distinguo tra quelli eventuali imposti dagli
Stati Uniti a quelli, altrettanto eventuali, "di altre realtà,
non europee". Dall'incrocio di queste due dinamiche "dipenderà
l'impatto che ci sarà sulle nostre esportazioni. Naturalmente
con il tavolo di lavoro cerchiamo di capire come accentuare lo
sforzo in America per essere ancora più infrastruttura per le
esportazioni". Il riferimento è ai 624 miliardi di esportazioni
realizzato dall'Italia nel 2024 e all'obiettivo di 700 miliardi
che si è dato il governo, da raggiungere nel breve-medio
periodo. Se le esportazioni verso gli Stati Uniti "calassero,
dovremmo compensare con altri destinazioni. Sono state
individuate alcune nazioni strategiche sulle quali puntare".
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