Una rete di protezione per i pazienti
in attesa di un trapianto d'organo. Il Policlinico universitario
di Tor Vergata sta promuovendo nella Asl Roma 6 (quella dei
Castelli) la cultura della donazione e dell'attività chirurgica
trapiantologica.
Al Nuovo Ospedale dei Castelli di Albano, è approdata oggi
l'unità del policlinico universitario romano di Chirurgia
Epatobiliare diretta dal professore Giuseppe Tisone. Presentata
la possibilità di offrire un aiuto concreto a tutti i medici del
territorio e delle strutture ospedaliere locali, ai pazienti e
alle associazioni dei familiari dei malati che sono in attesa di
un trapianto d'organo. «Dobbiamo organizzare un percorso di
assistenza diverso, snello ed efficace - ha spiegato la
dottoressa Maria Teresa Lonardo, chirurgo del Ptv, che ha
organizzato il convegno "Il Trapianto d'Organo: conoscere,
collaborare, condividere, curare" insieme al collega anestesista
al Noc dottor Luigi Zurlo -. Abbiamo la possibilità di sfruttare
il libretto sanitario elettronico per avere sempre il controllo
dello stato di salute del paziente ma possiamo anche creare una
nostra rete a supporto delle sue necessità sanitarie
programmando indagini diagnostiche e visite nel modo più
opportuno. Senza costringere il malato che aspetta il trapianto
a inutili spostamenti o tempi di attesa troppo lunghi».
Al meeting sono intervenuti numerosi esperti che hanno
portato la loro esperienza: dai chirurghi del Ptv dove si
eseguono trapianti di fegato e di reni, agli anestesisti che
hanno il compito di selezionare e segnalare i potenziali
donatori. «Il nostro scopo principale di tutte le nostre
iniziative è la cura del paziente - ha aggiunto il dottor Zurlo
che al Noc è anche responsabile della donazione di organi e di
tessuti -. Questa iniziativa mira proprio a migliorare i
rapporti tra strutture sanitarie ma soprattutto a diffondere una
cultura diversa tra i cittadini».
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