Fra i 21 nuovi cardinali nominati
oggi da Papa Francesco, ce n'è uno particolare. Si chiama
Jean-Paul Vesco, domenicano di 62 anni e arcivescovo di Algeri,
e anche un maratoneta che condivide l'esperienza sportiva di
Athletica Vaticana. Ha un personale sui 42,195 km di 2 ore
52'00" ottenuto nel 1989 alla maratona di New York, esperienza
che gli è rimasta impressa, così come quella correndo sulle
strade di Roma.
"Chi corre prega due volte - dice ora il cardinale eletto -.
Da ragazzo avevo il progetto di fare l'atleta. Da adulto, poi,
ho preso altre vie ma la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella
mia vita e a New York ho ottenuto il mio record personale".
"La motivazione nel correre su queste grandi distanze - spiega -
non è la competizione con gli altri ma è l'ascolto di te stesso.
La corsa è libertà, perché trasforma qualsiasi percorso, anche
urbano, in ampi spazi. Basta indossare le scarpe da corsa perché
l'universo interiore ed esteriore superi i propri limiti.
Sant'Agostino dice che cantare è pregare due volte. Non so cosa
avrebbe detto se fosse stato un runner, ma la corsa è per me un
luogo di meditazione e speciale disponibilità interiore".
Ora, visto l'impegno cardinalizio, pensa di abbandonare gli
impegni su distanze così lunghe, "ma sono felice di condividere
l'esperienza di Athletica Vaticana e parteciperò qui, in
Algeria, ad alcune gare con la maglietta biancogialla come
esperienza di incontro e di dialogo". "Intanto ricordo ancora
con particolare emozione - conclude - l'emozione provata
nell'accogliere qui in Algeria, a Orano nel 2022, Athletica
Vaticana ai Giochi del Mediterraneo, evento nato proprio per
comunicare, attraverso lo sport, un messaggio di pace e di
dialogo tra religioni e culture".
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