Apre il cantiere di restauro del
piano nobile di Palazzo Venezia nell'ambito dei lavori di
realizzazione della linea C della metropolitana di Roma.
L'intervento, eseguito preliminarmente e contestualmente alle
operazioni di consolidamento strutturale e messa in sicurezza
dell'edificio, prende il via a valle della campagna di indagini
conoscitive per indagare lo stato conservativo degli apparati
decorativi di soffitti, pavimenti e dipinti parietali del primo
piano, rivolto su Piazza Venezia e su via del Plebiscito.
In una prima fase il cantiere interesserà l'Appartamento Barbo
- le sette sale private del cardinale veneziano Pietro Barbo,
divenuto pontefice con il nome di Paolo II, in cui era
custodita, fra l'altro, la sua celebre collezione di glittica,
numismatica e oreficeria - per poi estendersi alle Sale
Monumentali e all'Appartamento Cibo, preziosa residenza di
cardinali posta lungo l'antica via Papale, l'odierna via del
Plebiscito.
Per l'intera durata dei lavori il Vive, Vittoriano e Palazzo
Venezia, diretto da Edith Gabrielli, garantirà la piena
fruizione del piano nobile del Palazzo da parte del pubblico che
potrà continuare a godere del fascino di uno dei capolavori del
Rinascimento ripercorrendo la storia del suo committente, Pietro
Barbo, nonché a scoprire un patrimonio di arte e cultura unico
al mondo.
"Oggi a Palazzo Venezia prende il via un imponente cantiere.
Grazie alla collaborazione e alla sensibilità di tutte le parti
coinvolte, a cominciare da Metro C, l'iniziativa prevede non
solo un intervento di consolidamento bensì una mirata attività
di restauro, in linea con le direttive metodologiche del Mic e,
ancor prima, della grande tradizione italiana. Palazzo Venezia
ne uscirà più forte ed ancora più fruibile, soprattutto grazie
alla rinnovata leggibilità dei suoi apparati decorativi",
dichiara Gabrielli che ha dato l'avvio ai lavori oggi con la
Commissaria Straordinaria del Governo Maria Lucia Conti, Roma
Metropolitane con Andrea Sciotti e Metro C con Fabrizio Paolo Di
Paola.
Anche questo cantiere di restauro, in linea con la politica del
Vive, è stato concepito come un cantiere "aperto", con visite
guidate che saranno organizzate ad hoc durante tutto il periodo
dei lavori che termineranno alla fine del 2025. E il "dialogo"
con il pubblico prosegue anche all'esterno dell'edificio; per la
parte di Palazzo Venezia interessata dai lavori di
consolidamento strutturale, sul lato di piazza Venezia e via del
Plebiscito, è stato previsto l'allestimento di ponteggi che
raccontano gli interni del Palazzo.
L'avvio del cantiere consente al Vive di proseguire nella
realizzazione del nuovo percorso stabile di visita, centrato sul
cosiddetto Fatto in Italia. Curato per la parte museologica da
Edith Gabrielli e la museografica dal noto architetto Michele De
Lucchi, il progetto coinvolge tutto il piano nobile del palazzo,
comprese proprio le sale tra piazza Venezia e via del
Plebiscito, ora vuote. Il pubblico potrà ammirare di nuovo
centinaia fra quadri, sculture, ceramiche, armi, mobili,
gioielli, tessuti e altri esempi di arti applicate, o
decorative, la maggior parte dei quali, ad oggi, confinati nei
depositi.
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