Piotta torna con nuova musica,
pubblicando il singolo Vedrai Vedrai (La Grande Onda/Altafonte),
un omaggio a Luigi Tenco e una reinterpretazione di una pietra
miliare della canzone d'autore che negli anni '60 ha
rivoluzionato la musica italiana. Una pubblicazione che arriva
a due giorni dalle premiazioni del Premio Tenco, dalle quali
l'artista romano a giugno, in gara nella categoria album in
dialetto, fu escluso ("categoria errata" sentenziò il Club, non
ritenendo il suo album 'Na notte infame abbastanza in dialetto),
non senza uno strascico polemico.
"No, non è un caso la data di uscita - spiega Piotta, al
secolo Tommaso Zanello -. Ho atteso quattro mesi per rispondere.
Per me che faccio musica, la miglior risposta è la musica
stessa". Vedrai Vedrai rivive così in una dimensione urban,
nella quale le sonorità del rap convivono con l'atmosfera dal
raffinato retrogusto jazz scelto all'epoca.
"Pur essendo stato tra i primi rapper in Italia, io sono
cresciuto con i cantautori e Luigi Tenco era uno di loro. In
questo dialogo struggente tra lui e la madre ho rivisto quello
tra mio fratello che non c'è più e nostra madre. Un brano che ho
declinato dunque a livello personale", sottolinea ancora
Zanello, spiegando così una scelta che potrebbe apparire lontana
dal suo mondo artistico. "Questo brano nasce come omaggio a
Tenco, con l'appoggio e l'approvazione della famiglia. Di certo
non cerco e non ho cercato visibilità, come ho sentito dirmi, né
prima né ora. Non ne ho bisogno: la musica fa il suo percorso e
'Na notte infame ha ricevuto un amore incredibile. Avrei
preferito che i voti del Tenco fossero palesi da subito, senza
doverci arrivare così faticosamente. Per fortuna questa vicenda
è iniziata in un modo ed è finita in un altro. Le cose vanno
perché così devono andare. E forse se non fosse successo, quello
che è successo con il Premio Tenco, questa canzone non sarebbe
mai arrivata".
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