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Riapre la Loggia dei vini in dialogo con l'arte contemporanea

Riapre la Loggia dei vini in dialogo con l'arte contemporanea

Finita la prima fase del restauro dello spazio di villa Borghese

ROMA, 18 ottobre 2024, 14:02

Redazione ANSA

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Roma barocca incontra l'arte contemporanea in uno spazio fin qui nascosto di Villa Borghese, la seicentesca Loggia dei Vini, che riapre al pubblico da domani a conclusione di una prima fase di restauro che ha reso il padiglione dei Borghese di nuovo visitabile.
    La Loggia con la sua architettura a pianta ovale impreziosita da decorazioni e affreschi, edificata tra il 1609 e il 1618 per volontà del cardinale e grande collezionista d'arte Scipione Borghese poco distante dalla sua dimora, veniva utilizzata per riunioni e feste conviviali: la sua riapertura è oggi valorizzata dal progetto d'arte contemporanea Lavinia, il cui nome è un omaggio all'artista Lavinia Fontana presente nella collezione Borghese dai primi del Seicento, e il cui intento è quello di dialogare con lo spazio della Loggia e con tutte le fasi del suo rifacimento. A scendere in campo evocando i mecenati del passato è una società attiva nelle costruzioni, Ghella, che in occasione del suo 130° anniversario ha voluto restituire alla città in cui nasce un monumento 'dimenticato': "Non dobbiamo farci pubblicità né raccontarci perché lavoriamo in un settore dove si lavora vincendo i bandi - spiega il direttore dei Rapporti istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Ghella Matteo d'Aloja - ma abbiamo voluto fare del vero mecenatismo e quindi non costruire un museo privato dove mettere in mostra opere acquistate bensì sostenere il restauro di un bene pubblico. Per innescare l'interesse dei più giovani abbiamo portato nuovi artisti". Il progetto, realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, vede scendere in campo artisti del calibro di Enzo Cucchi, che ha reinventato la nicchia del ninfeo con un'opera pensata ad hoc per quello che definisce "uno spazio assolutamente sorprendente", e, ancora, Ross Birrell & David Harding, Monika Sosnowska, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton. E' di quest'ultima l'installazione maggiormente visibile, che circonda la pianta ovale della Loggia e che si può 'suonare' come la stessa artista statunitense invita a fare "senza timidezza". In alto a decorare la volta interna, campeggia finalmente riportato ai suoi colori originali l'affresco centrale realizzato dal pittore Archita Ricci e raffigurante Il Convito degli dei.
    "Inauguriamo oggi un altro prestigioso spazio a Villa Borghese, un importante tassello della riqualificazione del nostro patrimonio artistico, in cui l'arte contemporanea si affianca al restauro di uno spazio pubblico" sottolinea l'assessore uscente alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor. La Loggia dei Vini fa parte di un complesso architettonico che comprende anche la sottostante Grotta, destinata alla conservazione dei vini e all'epoca collegata al Casino Nobile di Villa Borghese attraverso un passaggio sotterraneo. Nella Loggia, luogo della convivialità per eccellenza, venivano serviti vini e prelibati sorbetti; per questo, ogni inaugurazione di Lavinia sarà associata a un gusto di gelato ideato per l'occasione. Il primo è "arancia e erba cedrina".
   

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