"Certo, è una sfida per un artista
spagnolo affrontare un genio della musica italiana, nel suo
Paese. Ma ci pensavo da tempo. Quando ero bambino, mio padre era
un appassionato di cinema western. Io non sapevo neanche chi
fosse Ennio Morricone. Poi, crescendo, ho scoperto che C'era una
volta il west era 'sua'. Ma anche Nuovo Cinema Paradiso.
Aspettavo solo il momento giusto". Classe 1982, spagnolo di
Valencia ma con un amore sconfinato per il nostro Paese, così
Marcos Morau, coreografo, regista, designer di luci e
scenografie, racconta la sua Notte Morricone: un "omaggio
sincero, di stima", al più celebre compositore di musiche da
film (ma non solo).
Coproduzione Aterballetto con Teatro di Roma e Romaeuropa,
dopo il debutto al Macerata Opera festival, lo spettacolo
approda per la prima volta indoor, ultimo titolo del RomaEuropa
Festival e primo della stagione al Teatro Argentina di Roma, dal
24/10 al 10/11. Destinato a girare molto in tutta Europa, per 90
minuti porta in scena l'universo Morricone, dai suoi più grandi
successi a qualche rarità come le composizioni d'avanguardia per
Nuova Consonanza, immaginando una notte in cui il maestro in una
partita a scacchi ripercorre tutta la sua vita, personale e
artistica. "Ma non è un concerto, né un recital - precisa Morau,
che per oltre un'ora parla in un perfetto italiano -. Al
pubblico chiedo un esercizio di 'separazione' tra le musiche e
le immagini dei film che ci ricordano subito".
In scena 16 danzatori per 16 temi integrali (adattati e
trascritti dal maestro Maurizio Billi con l'Orchestra giovanile
Luigi Cherubini), più due testi recitati anche da Morricone
grazie all'intelligenza artificiale. Due eventi collaterali: il
6 novembre serata in ricordo di Vittoria Ottolenghi e il 10
presentazione del libro di Marco Morricone e Valerio Cappelli
'Ennio Morricone. Il genio, l'uomo, il padre' (ed. Sperling &
Kupfer).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA