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Piana, Toti ci ha incoraggiato ad andare avanti

Piana, Toti ci ha incoraggiato ad andare avanti

GENOVA, 24 giugno 2024, 20:24

Redazione ANSA

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++ Arrivati a casa di Toti Piana, Scajola e Giampedrone ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Arrivati a casa di Toti Piana, Scajola e Giampedrone ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Siamo determinati a proseguire la nostra azione". Lo ha detto il governatore ad interim Alessandro Piana nella conferenza stampa organizzata al termine dell'incontro con il governatore Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio scorso nell'ambito di una vasta inchiesta per corruzione. L'incontro è stato autorizzato dal gip Faggioni. "Il presidente è lucido e determinato - ha detto Piana e ci ha incoraggiato a continuare l'azione politica".

   "Confidiamo, nel pieno rispetto delle parti, che si faccia chiarezza il prima possibile. Il presidente Toti è il primo a volerlo, perché possa tornare al governo della Regione Liguria" ha detto ancora Piana "La linea politica si basa sul ribadire i risultati ottenuti - aggiunge Giampedrone -. Non arretriamo di un millimetro sulla nostra azione amministrativa, nella speranza che il Riesame o la Cassazione possa riportare il presidente nel suo ruolo naturale. Oggi eravamo in tre ma abbiamo rappresentato l'intera giunta. Rivendichiamo con grande forza la possibilità e il diritto garantito dalla Costituzione che il presidente possa tornare al suo posto. La scadenza del nostro mandato - ha detto ancora Giampedrone - è a settembre del 2025 e lo, diciamo chiaramente, non c'è altra prospettiva. Non si discute minimamente l'agibilità politica del presidente. Indipendentemente da ciò che sceglierà Toti della sua vita privata una volta tornato, la Lista Toti ha una sua agibilità piena e ha titolo, con o senza Toti candidato, a portare avanti la propria agibilità politica". "E' stato un piacere rivedere Giovanni dopo tutto questo tempo - dice Scajola . E' amareggiato per la situazione che sta vivendo, ma rimane combattivo e convinto del suo ottimo operato nell'interesse dei liguri e della Liguria. Non abbiamo parlato di dimissioni, ma di proseguimento dell'azione secondo il mandato che ci è stato dato dai cittadini nel 2020. Ci auguriamo - ha concluso -che la magistratura possa svolgere il proprio compito il prima possibile. Giovanni ha il diritto ma anche il dovere di governare".

   Toti, Savi 'a luglio riesame, pronti alla Cassazione' 
'Insostenibili reiterazione reato e inquinamento prove' 
"Ci stiamo preparando per il riesame sul quale contiamo molto e che pensiamo possa essere discusso nella prima decade di luglio. Ribadiamo le nostre ragioni di infondatezza delle misure cautelari in atto. Chiederemo la loro revoca o che vengano applicata in maniera meno afflittiva". Lo ha detto l'avvocato Stefano Savi, che rappresenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al termine dell'incontro avvenuto nell'abitazione di Toti con gli assessori Scajola, Giampedrone e Piana. "Sosteniamo la non sostenibilità del rischio della reiterazione dei reati e la negazione del timore di inquinamento delle prove - ha detto Savi -. Se il riesame non dovesse andare come ci auguriamo presenteremo un ricorso in Cassazione entro la fine di luglio che potrebbe essere discusso tra agosto o più probabilmente settembre-ottobre".

   Toti, Savi 'problema interpretazione corruzione va affrontato' 
'Difficile il discrimine tra illecito e azione amministrativa' 
"Il presidente Toti ha svolto una riflessione sulla propria posizione processuale. Nel corso degli interrogatori c'è stata una ricostruzione serena e precisa sui fatti. Sono tutti acclarati e accertati con riscontri. E le richiesta di denaro sono sempre state fatte scrupolosamente secondo le norme sulla materia. Nessun denaro è finito fuori dagli scopi per cui erano stati versati. E' vero che c'è un problema sulle modalità di finanziamento della politica che andrebbe affrontato in maniera generale". Lo ha detto l'avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, durante la conferenza stampa organizzata con il presidente ad interim Piana e gli assessori Giampedrone e Scajola tenuta al termine dell'incontro con Toti autorizzato dal giudice. "Con l'interpretazione che viene data del reato di corruzione, la cosiddetta vendita della funzione - ha sottolineato Savi -, diventa difficile creare un discrimine tra chi riceve i finanziamenti in maniera illecita e un'azione amministrativa che sia tesa a promuovere o aprire la strada per esempio a un insediamento produttivo nell'interesse collettivo, laddove i soggetti beneficiati da questa iniziativa vogliano poi finanziare un partito".

   Savi, 'Toti non dà le dimissioni per rispetto della politica' 
Ha fiducia che Riesame terrà conto equilibrio inchiesta-governo 
Giovanni Toti "si è detto fiducioso che il percorso giudiziario farà chiarezza degli eventi oggetto dell'inchiesta e che il prossimo giudizio del Riesame terrà conto del necessario equilibrio tra le ragioni di una inchiesta e quella del governo, soprattutto in una fase così delicata della vita politica del paese. La decisione infatti di non rassegnare le dimissioni e consentire il proseguo della legislatura, non deve essere interpretato come conflitto tra le esigenze di inchiesta e la politica, ma come rispetto di quest'ultima, che siamo certi, sta a cuore anche alla magistratura. In assenza di concrete esigenze cautelari infatti sarà comune interesse restituire alla politica lo spazio indispensabile ad aprire un dibattito sul futuro, con pari dignità istituzionale rispetto alle necessità di giustizia". Lo scrive in una nota Stefano Savi, avvocato del presidente della Liguria agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso nell'ambito di una vasta inchiesta per corruzione. Savi ha preso parte, con il presidente ad interim Alessandro Piana e gli assessori Giampedrone e Marco Scajola, all'incontro con Toti autorizzato per oggi dal gip avvenuto nella villetta di Ameglia. Il presidente, prosegue la nota di Savi "ha ringraziato Alessandro Piana per la onerosa responsabilità che si è assunto di portare avanti l'attività della amministrazione in questo momento complesso, e si è complimentato con tutti per la compattezza mostrata sia a livello di Giunta che di maggioranza politica in Consiglio. Al netto degli specifici fatti oggetto di contestazione da parte delle Procura di Genova, di cui ovviamente non si è fatta alcuna diretta menzione - prosegue Savi - Toti ha ribadito la assoluta necessità politica di rivendicare, da parte di assessori, Consiglieri e di tutti i partiti di maggioranza, gli straordinari risultati di progresso economico e sociale frutto delle politiche attuate in questi nove anni, senza alcuna timidezza né incertezza, portando avanti, anche a livello di comunicazione e promozione del territorio, le scelte fatte dalla presidenza e già programmate. Prova del successo di quanto fatto - prosegue la nota - sono i numeri dell'economia contenuti nella manovra finanziaria di cui, in questi giorni, comincia l'iter di approvazione all'assemblea legislativa. Numeri che vedono un ulteriore aumento del pil e della occupazione, certificati anche dai principali istituti di statistica. Ciò, insieme a una sempre attenta gestione dei conti pubblici, fa di Regione Liguria un ente solido e virtuoso in grado di sostenere tutti gli impegni che ha davanti".
   

Pd e M5s, dovrebbe dimettersi

   Natale, Toti per rispetto dei liguri dovrebbe dare dimission
   Segretario Pd, preoccupati per i tempi, Liguria rischia pantano 
"Toti per rispetto dei liguri dovrebbe dare le dimissioni. Speravamo che arrivasse questa notizia e invece ancora una volta ha pensato al suo futuro, a quello dei singoli e a quello della propria parte politica mettendo da parte gli interessi dei cittadini. La conferma di un centrodestra che non fa corrispondere le parole ai fatti. Come per il bilancio, dove afferma che non metterà le mani nelle tasche dei liguri, ma invece lo fa già da anni, visto che ci sono centinaia di liguri che spendono più di mille euro l'anno per curarsi, altri costretti a indebitarsi per farlo e altri che rinunciano perché non possano permetterselo". Così in una nota il segretario ligure del Pd Davide Natale. "Una situazione inaccettabile, come con il rigassificatore. Dopo aver definito 'terrapiattisti chi era contrario al trasferimento di Golar Tundra a Vado-Savona, ora Toti e i suoi vorrebbero farci credere che non hanno mai sostenuto quel progetto e che dipende tutto da Roma. Peccato che a esserne convinti siano solo loro. Infine, ma non ultimo, c'è un dato politico che salta gli occhi - prosegue Natale -: Toti non ha sentito il bisogno di confrontarsi con nessun assessore di Fratelli d'Italia, la forza politica che ad oggi ha il maggior consenso tra i cittadini che votano centrodestra". "Siamo preoccupati perché se i tempi sono quelli prospettati dall'avvocato di Toti, la Liguria rischia di impantanarsi, a discapito dei cittadini e delle imprese. Siamo sempre più convinti che serve un cambio di passo - conclude la nota -: bisogna andare al voto al più presto, perché le sfide che la Regione ha di fronte sono straordinariamente importanti e per affrontarle serve una compagine nel pieno delle sue funzioni. Toti non pensi a se stesso ma guardi al vero bene dei liguri".

   Toti, M5s 'in un Paese normale si sarebbe già dimesso' 
   'Continua a fare il governatore in smart working' 
"In un Paese normale, Toti si sarebbe già dimesso e quanto scoperchiato dagli inquirenti sarebbe bollato come sistema malato. Inoltre la condotta di Toti sarebbe vissuta come un affronto ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese che agiscono nel rispetto delle regole e certamente non si prestano a incontri segreti protetti da "rumori di fondo e avremmo già la data delle elezioni regionali. E invece no… loro sono "tranquilli" e restano incollati alle loro poltrone incuranti della colossale figuraccia che stanno facendo fare alla Liguria". Lo scrivono i portavoce del M5S. "Arrestato sette settimane fa, ai domiciliari, con accuse come la presunta corruzione, il presunto voto di scambio politico-mafioso e persino una sospetta contraffazione dei dati Covid in piena pandemia e Toti e con lui tutta la destra regionale non dimostra il benché minimo senso del pudore e anzi pretende di continuare a fare il presidente di Regione in smart working con tre assessori pronti a correre ad Ameglia con il block notes per prendere appunti e ordini - conclude la nota -. Ma non ha vergogna? E i suoi fedelissimi non si rendono conto di aver superato il limite?".

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