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Frode fiscale da 28 milioni, arrestato imprenditore

Frode fiscale da 28 milioni, arrestato imprenditore

Gdf Savona sequestra un attico e una villa sul Lago Maggiore

GENOVA, 21 gennaio 2025, 09:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona hanno eseguito, su delega della Procura, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip savonese nei confronti di un imprenditore di Laigueglia operante nel settore della carta e dei servizi di consulenza alle imprese mediante la propria ditta individuale e due società a responsabilità limitata. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, utilizzo e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, distruzione e occultamento della contabilità trasferimento fraudolento di valori. L'attività della Gdf di Albenga, sui soggetti economici riconducibili all'imprenditore, ha fatto emergere una rilevante frode fiscale, perpetrata mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di 28 milioni di euro.
    Nel corso delle indagini è stato appurato come l'ideatore della frode, formalmente attivo nel settore del commercio di carta e cartone, nonché della consulenza aziendale e informatica, fosse invece privo di dipendenti, beni strumentali e mezzi per conseguire i rilevanti volumi d'affari dichiarati.
    Sono state disconosciute le fatture di prestazioni di servizio, connotate da elementi vaghi e generici. Unitamente all'imprenditore, sono state segnalate alla Procura altre ottanta persone fisiche, residenti in dodici regioni italiane, titolari di ditte o società, risultate beneficiarie delle fatture false emesse, fatte successivamente confluire nelle rispettive dichiarazioni dei redditi. Alcune tra queste, destinatarie di ispezioni tributarie e perquisizioni, hanno effettuato spontaneamente ravvedimenti operosi, versando all'Erario circa 3 milioni di euro, mentre altri soggetti hanno optato per l'adesione ai verbali di constatazione, stilati dai finanzieri, per un importo complessivo di oltre 600 mila euro.
    Nei confronti dell'imprenditore, della compagna convivente, indagata per concorso in bancarotta e riciclaggio e di altri due soggetti, risultati tra i principali utilizzatori delle fatture inesistenti, sono stati eseguiti sequestri preventivi su disponibilità finanziarie liquide per circa 1,1 milioni di euro e su due immobili valutati in circa 1 milione di euro e costituiti da una villa con affaccio sul lago Maggiore e un attico in Laigueglia, oltre a 400 mila euro nella disponibilità dell'imprenditore.
   

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