A 46 anni da quel tragico 24
gennaio 1979, Genova ha rinnovato il ricordo di Guido Rossa,
operaio sindacalista dell'Italsider di Cornigliano, ucciso dalle
Brigate rosse. Militante della Cgil, circa tre mesi prima Guido
Rossa aveva denunciato e fatto arrestare un fiancheggiatore
delle Brigate rosse, attivo all'interno dell'azienda. Questa
mattina, nei giardini di via Fracchia, nei pressi del luogo
dell'omicidio, si è svolta la cerimonia commemorativa,
organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con il
Municipio I Centro Est e Anpi Oregina, alla presenza di una
rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado
dell'istituto comprensivo statale Oregina "Gastaldi". Sono
intervenuti il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi,
l'assessore del Municipio I Centro Est Stefania Cosso e il
presidente Anpi Genova Massimo Bisca. Gli interventi
istituzionali sono stati preceduti dalla deposizione della
corona. Dopo la cerimonia di via Fracchia, il Piciocchi ha
partecipato all'iniziativa promossa dalla Camera del Lavoro di
Genova, dalla Fiom Cgil e dalla Società di Mutuo Soccorso G.
Rossa, a Cornigliano nel Magazzino Transiti dello stabilimento
Acciaierie d'Italia.
"Guido Rossa è una figura straordinaria, protagonista di una
pagina tragica della nostra storia, ma allo stesso tempo nobile,
di coraggio - ha detto nel proprio intervento Piciocchi - La
lezione di Guido Rossa non è solo immortale, ma
straordinariamente attuale nel nostro tempo: la sua denuncia è
oggi, come allora, un forte richiamo alla coscienza individuale
che deve saper rispondere prima di tutto ai valori di pace,
solidarietà e coraggio, anche in quelle scelte che possono
portare all'estremo sacrificio. Guido Rossa non si è girato
dall'altra parte, non si è piegato e ha avuto il coraggio di
denunciare, non si è fatto intimorire anche quando è rimasto
solo a firmare una denuncia contro un modello di violenza che in
quegli anni, gli anni di Piombo, stava minando i valori, su cui
si fonda la nostra democrazia, della convivenza civile e della
nostra Repubblica. Guido Rossa ha lasciato una grande lezione, a
noi tutti e soprattutto penso ai giovani, del coraggio di
anteporre gli ideali alle ambizioni personali, mettendosi a
disposizione degli altri, lasciando una traccia, come quegli
uomini e quelle donne che 80 anni fa hanno restituito la libertà
alla nostra città. In un anniversario tanto importante non
possiamo non vedere una continuità di tempra e di ideali tra la
generazione della resistenza e Guido Rossa: insieme a coloro che
hanno dato la vita per la lotta di liberazione, Rossa è iscritto
nel numero dei martiri delle istituzioni democratiche e del
ripudio della violenza".
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