Il convegno del G7
sull'invecchiamento attivo in corso a Genova è stato anche
l'occasione per un incontro tra il ministro della salute
Schillaci e l'assessore regionale alla sanità Gratarola su un
tema importante come la ripartizione del fondo sanitario.
"In realtà il ministro cioè il governo attraverso la
finanziaria ha già stabilito qual è il finanziamento poi sta
alla conferenza stato regioni, alla conferenza dei presidenti e
al ministro Calderoli che poi è il tramite con il governo in
qualche modo sancire qual è la distribuzione di questo fondo" ha
spiegato l'assessore Gratarola.
"C'è una quota premiale per la regione Liguria che noi stiamo
cercando di difendere naturalmente e implementare il più
possibile perché siamo certi che molti possano essere i fattori
che contribuiscono alla spesa sanitaria ma certamente ve ne è
uno che è l'età avanzata. Man mano che l'età avanza la necessità
di ricoveri ospedalieri e assunzioni di farmaci diagnostica
cresce. Poi vi sono anche altri elementi che magari nelle
regioni più giovani possano essere rivendicati quali per esempio
la deprivazione ma la deprivazione è un fattore di rischio.
Essere anziani è naturalmente e al cento per cento con qualche
malattia cronica è una certezza. Ed è quindi una certezza di
costi".
La Liguria, secondo Gratarola, può proprio per l'essere una
regione "anziana" diventare un "laboratorio naturale" per
"sperimentare anche tecniche di miglioramento delle condizioni
di vita non solo sanitarie ma anche pensate alla solitudine o
altri problemi di tipo sociale e quindi rendere attiva questa
parte ancora viva e vitale della nostra vita eh per i liguri in
primis ma che poi diventa per tutto il paese" ha concluso
Gratarola.
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