Basta liste d'attesa infinite,
subito il Centro unico di prenotazione (Cup) e agende per esami
e visite sempre aperte: queste, in sintesi, le richieste della
manifestazione che si è svolta oggi dalle 18 sotto il palazzo di
Regione Lombardia fra i fischi e i tamburi formati da pentole
dei partecipanti.
"Bertolaso, 100 giorni sono passati e il tempo delle promesse
è scaduto!", lo slogan dell'iniziativa a cui hanno preso parte,
secondo gli organizzatori, un migliaio di persone di oltre 40
organizzazioni, associazioni forze politiche e sindacali per
chiedere "l'immediata attuazione di quanto promesso in campagna
elettorale e cioè il dimezzamento delle liste d'attesa e un Cup
efficiente".
"Le nostre richieste vanno verso un riequilibrio dei rapporti
tra pubblico e privato, passaggio obbligato per migliorare le
condizioni della sanità a partire dalla riduzione delle liste di
attesa" ha detto Marco Caldiroli, presidente nazionale di
Medicina Democratica fra i promotori della iniziativa. Tanti gli
interventi che si sono succeduti, in rappresentanza delle
diverse realtà sociali fra cui Margherita Napolitano di Cub
Sanità, il Comitato Cittadini per il Diritto alla Salute art 32
Milano e i rappresentanti di Cgil, Aarci, Comitato Milano Sud
Ovest, Acli, Rappresentante Milano in Salute.
"Nei prossimi giorni manderemo all'assessore Bertolaso le
nostre proposte sulle liste d'attesa, contenute negli otto punti
della piattaforma odierna. Vedremo se fornirà risposte precise o
se le sue dichiarazioni dei giorni scorsi erano solo
propaganda", ha dichiarato Vittorio Agnoletto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA