E' giusto che l'Italia, a ottant'anni dalla Resistenza, abbia finalmente un museo nazionale della Resistenza, ma va trovata una soluzione per salvare il glicine storico che si trova accanto all'area in cui verrà costruito a Milano. A chiederlo è il presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo che chiede al sindaco Giuseppe Sala di convocare un tavolo sulla questione, dopo le proteste e la raccolta di oltre 50 mila firme per le piante di piazzale Baiamonti.
Secondo Pagliarulo, infatti, "l'ubicazione in piazzale Baiamonti non contraddice affatto la giusta e legittima richiesta di salvaguardare il glicine e i tigli siti ai margini del perimetro in cui sorgerà il Museo. È infatti ragionevole, nelle forme e nei modi che il Sindaco sceglierà, convocare un tavolo tecnico ed esperire ulteriori sopralluoghi sia per salvaguardare il patrimonio botanico, che fa parte integrante della storia e della bellezza del luogo, sia per verificare l'esistenza di eventuali, possibili complicazioni costruttive".
"Mai come oggi - ha aggiunto -, moderno antifascismo e difesa dell'ambiente devono andare a braccetto. La raccolta di 50.000 firme è una risorsa della democrazia, perché rappresenta una forma legittima e popolare di partecipazione, fa parte della fisiologia del gioco democratico".
"Assennatezza ed equilibrio sono tipici della tradizione e della cultura di una grande metropoli europea come Milano.
Confido perciò nelle istituzioni e nella città" ha concluso ringraziando Sala "per la determinazione con cui da anni persegue il progetto di dar vita in città al Museo nazionale della Resistenza".
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