La presunta associazione per
delinquere, al centro dell'inchiesta milanese sui dossieraggi,
gode "di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello
della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure
stranieri" e gli indagati "spesso promettono e si vantano di
poter intervenire su indagini e processi". Lo scrive negli atti
il pm della Dda Francesco De Tommasi, che spiega che il gruppo
riconducibile alla società Equalize ha una struttura "a
grappolo": ogni "componente" e "collaboratore" ha a sua volta
"contatti nelle forze dell'ordine e nelle altre pubbliche
amministrazioni" con cui "reperire illecitamente dati".
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