Oltre mille tra cittadini,
amministratori locali di molti Comuni del Lodigiano di diverso
orientamento politico, e anche dalla Bassa Pavese, politici
regionali e parlamentari, e il presidente della Provincia di
Lodi Fabrizio Santantonio hanno partecipato questa mattina alla
manifestazione contro il progetto di ampliamento del
termovalorizzatore Ecowatt di Castiraga Vidardo. Il progetto è
stato presentato nel maggio scorso e prevede l'incenerimento "di
oltre 300 tipologie di rifiuti, anche pericolosi", come ha
ricordato dal palco il sindaco di Vidardo Emma Perfetti, "e la
costruzione di una struttura alta 55 metri, più del campanile di
Sant'Angelo Lodigiano, e lunga 200, con la capacità di bruciare
fino a 420 tonnellate al giorno di materiali".
L'iniziativa, promossa dal Comitato Ambiente Vidardo con il
sostegno di Legambiente, Wwf e altre associazioni ambientaliste
del territorio, è cominciata con un corteo di tre chilometri e
mezzo all'ingresso dell'attuale impianto di Vidardo, fino alla
piazza centrale di Sant'Angelo Lodigiano, dove ha preso la
parola il sindaco Cristiano Devecchi: "Sono orgoglioso di vedere
così tante persone e istituzioni. Combattiamo uniti questa
grande battaglia contro un mostro, progetto di una società
controllata dall'estero che non contava di trovare un territorio
così unito, in maniera trasversale". Il presidente Santantonio
ha aggiunto: "Quel moloch che si crea tra Castiraga e
Sant'Angelo e che impedisce anche, nel cono panoramico, la
visione dei campanili è uno scandalo. Non è l'ampliamento di un
impianto esistente, ma una nuova marea di attività, di rifiuti,
di problematiche ambientali che ci ricade sulla testa, che
percepiamo come una minaccia all'ambiente, al paesaggio,
all'identità delle nostre comunità. La Lombardia è ampiamente
autosufficiente nel trattamento dei rifiuti: non ne abbiamo
bisogno".
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