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Peste suina: in Lombardia ordinanza per depopolamento cinghiali

Peste suina: in Lombardia ordinanza per depopolamento cinghiali

Fontana: 'Meno vincoli burocratici e di gestione delle risorse'

MILANO, 14 giugno 2024, 16:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza per la prevenzione e il controllo della peste suina africana.
    "Con questo provvedimento - spiega il governatore - intendiamo favorire al massimo le attività di depopolamento dei cinghiali, principali vettori della peste suina nei suini allevati e responsabili di ingenti danni all'agricoltura.
    L'ordinanza conferma tutti i provvedimenti già in essere, ma intende agevolare la lotta ai cinghiali con meno vincoli burocratici e di gestione delle risorse economiche".
    Nelle aree protette, come parchi e riserve naturali, viene introdotto il principio del potere sostitutivo da parte di Regione Lombardia qualora l'Ente gestore non sia in grado di adottare il Piano di controllo. I comprensori di caccia regionali potranno disporre delle risorse economiche non utilizzate per le attività di controllo e gestione del cinghiale, favorendo la realizzazione di strutture adatte al conferimento e stoccaggio in loco delle carcasse.
    E le attività di controllo del cinghiale coordinate dalle polizie provinciali potranno essere autorizzate senza necessariamente prevedere la presenza di un agente, utilizzando modalità da remoto. Lo sparo sarà consentito anche da veicolo (ad esempio dal cassone di un pickup). Gli operatori potranno inoltre avvalersi di visori notturni e qualsiasi fonte luminosa che possa agevolare l'attività.
    Secondo l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Beduschi "si tratta di un'ulteriore risposta alla necessità di controllare questa specie invasiva - conclude - a tutela del patrimonio zootecnico rappresentato dagli allevamenti di suini che, ormai da mesi, hanno rafforzato al massimo le misure di sicurezza per proteggere un settore fondamentale per l'agroalimentare lombardo e nazionale. Oggi le carni provenienti dai nostri allevamenti sono le più sicure e controllate al mondo".
   

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