Come ogni anno, il Consiglio
regionale della Lombardia ha dedicato in Aula, durante la seduta
d'oggi, un breve momento di confronto per sensibilizzare sulla
prevenzione del tumore al seno in occasione dell'inizio del
'mese rosa'.
Al Pirellone sono intervenute le rappresentanti delle
associazioni del territorio impegnate sul tema, ossia Rosanna
D'Antona (Presidente Europa Donna); Anna Maria Mancuso
(Presidente Salute Donna e componente dell'Intergruppo
sull'oncologia del Consiglio regionale) e Ilaria Malvezzi (Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori - LILT).
Le diagnosi nel 2023 sono state oltre 55mila; un numero,
secondo le previsioni, destinato ad aumentare dello 0,2% ogni
anno nel prossimo ventennio. Oggi in Italia sono 834.200 le
donne viventi dopo una diagnosi di tumore al seno. A questa
patologia spetta ancora il primato di tumore più diffuso nel
sesso femminile, rappresentando circa un terzo delle malattie
neoplastiche che colpiscono le donne. A cinque anni dalla
diagnosi sopravvive l'88% delle donne, percentuale che sale al
91% a nove anni per le donne che hanno superato il primo anno
dopo la diagnosi.
"Informazione è la parola chiave. I numeri confermano come la
prima 'arma' contro il male è l'educazione alla salute e alla
diagnosi preventiva. Prevenzione, diagnosi precoce e ricerca, da
sempre, sono un'eccellenza del sistema sanitario lombardo. È,
questa la strada che credo sia necessaria continuare a
percorrere insieme alle associazioni del terzo settore" ha detto
il presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
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