In Lombardia in media ogni anno si
verificano 90mila nuovi casi di trombosi venosa che arrivano
negli ospedali e pronto soccorso. Numeri illustrati durante il
convegno 'La salute scorre nelle vene' tenutosi a Palazzo
Pirelli in occasione della 'Giornata Mondiale del
Tromboembolismo Venoso' in programma il 13 ottobre.
"In questo scenario - ha sottolineato il presidente del
Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani - i
programmi di screening e le campagne di informazione sono
strategiche per prevenire una patologia strettamente collegata
agli stili di vita. Nella nostra Regione la cultura della
prevenzione è forte e consolidata: su questa strada dobbiamo
avere la capacità di fare sistema, creare sinergie, mettere in
rete energie, idee, competenze e risorse".
Oltre a Romani, al convegno sono intervenuti anche
l'assessore al Welfare Guido Bertolaso, il capogruppo di FdI
Christian Garavaglia, la consigliera di FdI Paola Bulbarelli e
la consigliera di Lombardia Ideale Marisa Cesana.
"Dobbiamo pensare a un 'mese in giallo' dedicato alla
sensibilizzazione sulla trombosi venosa profonda, terza
patologia cardiovascolare più frequente, con iniziative che
possano coinvolgere cittadini, medici e pazienti - ha detto
Bulbarelli -. Una sola giornata non è sufficiente, in quanto si
tratta di una patologia, diffusa, poco conosciuta e dalle gravi
conseguenze".
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