La superficie boschiva in Lombardia
è cresciuta del 45% in cento anni e ora copre circa 618 mila
ettari, corrispondenti al 26% dell'intero territorio regionale,
secondo il Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia,
presentato oggi alla commissione Agricoltura del Consiglio
regionale.
"Non è possibile parlare oggi di deforestazione - ha scritto
nell'introduzione del Rapporto l'assessore all'Agricoltura
Alessandro Beduschi - Piuttosto occorre essere capaci di
cogliere le opportunità offerte da tale sovrabbondanza, come del
resto si sta facendo in Lombardia".
I boschi sorgono prevalentemente nelle aree montane (81%),
mentre il 12% si trova in collina e il 7% in pianura, con una
ricchezza di legname di 145 milioni di metri cubi che aumenta
ogni anno di 3 milioni di metri cubi. Gli alberi e il verde
hanno funzioni essenziali, ad esempio trattengono 103,4 milioni
di tonnellate di CO2, oltre a filtrare le acque, aiutare la
regolazione del clima. Il volume delle attività selvicolturali
oscilla intorno al 20% della produzione biologica della foresta.
Si tratta, precisa il Rapporto, di circa 700 mila mc. in
prevalenza utilizzati ad uso energetico (legna da ardere etc.).
Esiste però un patrimonio di due milioni e mezzo di mc., che
potrebbe essere prelevato senza incappare in alcun rischio di
deforestazione, favorendo occupazione ed esportazione.
Fabio Losio, presidente di Ersaf, ha spiegato che l'ente
regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste gestisce
16.500 ettari di boschi di proprietà regionale e si occupa degli
oltre 618.000 ettari boschivi di tutta la Lombardia.
Secondo il presidente della commissione Floriano Massardi,
"il patrimonio forestale rappresenta un insieme di risorse
fondamentali per il futuro del nostro territorio e della nostra
gente. Per questo motivo occorre assicurare un'attenzione
continua e costante verso cura, manutenzione e sviluppo,
proseguendo l'opera documentata oggi da Ersaf che anzi deve
essere valorizzata sempre di più".
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